Giovani in tempo di covid

Noi giovani e la pandemia. Le nostre vite stravolte

Ciao a te che leggi! sono Kledy Speziale uno studente di 17 anni della scuola Euroform di Enna. Noi giovani abbiamo affrontato e stiamo ancora affrontando un periodo molto difficile a causa dell’arrivo di questo virus qui in Italia. Siamo stati costretti il 16 marzo 2020 a continuare l’anno scolastico con le lezioni online. Ci siamo ritrovati in casa costretti a non uscire. Non potevamo vivere le nostre quotidiane amicizie, non potevamo vivere i nostri quotidiani amori, non potevamo praticare i nostri sport, hobby fuori casa, occupazioni come volontariato o semplicemente uscire e prendere aria dopo una lunga giornata di studio. Tutto ci è stato negato. All’inizio un po’ ci è piaciuto ci siamo ritrovati liberi senza nessuna costrizione da seguire. Ma poi piano piano ci siamo resi conto di quanto sia importante stare con i compagni, di quanto sia fondamentale avere delle figure solide come i professori che ci guidano nella dritta via per poter vivere al meglio.

L’estate ci ha ridato un po’ di libertà. È arrivato settembre. Un nuovo anno scolastico, nuovi problemi e regole all’interno dei luoghi di lezione: distanziamento, mascherine, igienizzanti, routine differente rispetto agli anni precedenti. Ci si ritrova davanti ad una situazione abbastanza critica, ci si guarda negli occhi ma non si riesce più a vedere e a respirare correttamente le parole, i sorrisi, il dolore o la tristezza, è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma è anche vero che tutto il nostro corpo parla e se vi sono dei filtri che coprono quell’essenza viva e pura allora li siamo fregati perché si complica l’ascolto di un’altra persona, quella persona che magari ha bisogno di un bacio, di un abbraccio e in esso sentire i battiti che si uniscono e si comprendono. Noi come scuola Euroform ci siamo battuti per il continuare i nostri progetti, idee in corso, imparare cose nuove e apprendere nonostante le barriere che si sono sommate alle difficoltà- Siamo stati affiancati da figure qualificate che con pazienza e dedizione ci hanno formati correttamente per poter affrontare gli anni che seguono, le famiglie da casa hanno contribuito a convivere con la nostra quotidianità quella che sembrava banale per loro ma che in realtà hanno visto di cosa ci occupiamo veramente, di cosa crediamo e hanno preso coscienza che in realtà la scuola è il nostro futuro non un passatempo. Siamo riusciti noi a vivere di più l’essenza ed i valori della famiglia, respirare i sacrifici delle mamme, dei papà e anche dei nonni. È stato bello poter vivere nuove esperienze che ci hanno fatto crescere e maturare molto, ancora una volta abbiamo potuto toccare con mano ciò che ci viene tolto e che ci manca dopo, ciò che non vivevamo e che abbiamo vissuto, nonostante tutto siamo esseri adattabili e siamo sopravvissuti a questo terribile mutamento.

Kledy

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