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Torna a splendere la cinquecentesca statua di Santa Lucia

Grande partecipazione di fedeli ieri sera per l’inaugurazione della restaurata statua lignea di scuola spagnola, risalente alla fine del XVI secolo e raffigurante la santa siracusana, il cui culto viene perpetuato da decenni nella chiesa parrocchiale di San Tommaso. La statua di Santa Lucia era venerata nell’omonima chiesetta (già esistente nel 1590), sita in quella che è l’attuale piazza Bovio. La scultura era custodita in una nicchia centrale ricoperta da un quadro di Emanuele Greca (datato 1897), che è possibile adesso ammirare nell’ufficio parrocchiale di San Tommaso. La costruzione, già fatiscente, fu demolita intorno al 1930, cosicché la statua venne trasferita a San Tommaso: da lì anche il culto alla santa.

Il restauro della pregevole opera d’arte è stato fortemente voluto dal Comitato di Quartiere San Tommaso: proposta l’idea alla Fondazione Sicilia, il progetto presentato è stato accettato con la conseguente concessione del finanziamento atto a realizzare il lavoro, che è stato affidato alle sapienti mani della restauratrice ennese Sonia Sutera.

E appunto ieri sera, dopo più di un anno di lavoro, è stato possibile ammirare il simulacro in tutta la sua bellezza. Questo restauro segue quelli della statua di San Giovanni Bosco (proveniente dalla chiesa di Santa Teresa e custodita adesso anch’essa a San Tommaso) e dell’altare maggiore della chiesa delle Anime Sante, entrambi voluti dal Comitato di Quartiere e finanziati dalla Fondazione Sicilia (si ricordi che uno degli scopi di quest’ultima è proprio quello di valorizzare i beni culturali dell’isola).

La cerimonia ha avuto inizio qualche minuto dopo le ore 19:00, con la traslazione della statua della santa martire, dal fondo della chiesa fino all’altare, da parte dei confrati della confraternita del SS. Sacramento, con a capo il rettore Angelo Merlo. Posta al centro dell’abside, essa è stata benedetta da S.E. il vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, che ha poi proceduto a celebrare la S. Messa. Con lui il parroco di San Tommaso, don Filippo Marotta, il parroco della Chiesa Madre, mons. Enzo Murgano, il parroco di San Bartolomeo, don Sebastiano Rossignolo, e due frati della comunità di San Francesco, frà Massimiliano Di Pasquale (padre guardiano) e frà Daniele Lo Nigro. Presenti, inoltre, i diaconi Mimmo Cardaci e Salvatore Orlando, e i rettori di diverse realtà confraternali, che hanno accolto l’invito a presenziare a questo evento.

La funzione è stata animata dal coro della parrocchia che, con il canto, ha scandito e ritmato i diversi momenti della liturgia. Prima della benedizione finale, hanno preso la parola il vicesindaco, avv. Ilaria Marazzotta, e il titolare dell’assessorato Sport ed Eventi, Francesco Colianni, per i saluti di rito; quindi il momento degli interventi della sig.ra Anna Dongarrà, presidente del Comitato, che ha ringraziato la Fondazione e ricordato la genesi del progetto, e del dott. Fabio Montesano, presidente dell’Ordine dei Commercialisti, trait d’union con la Fondazione stessa. Si è poi dato il dovuto e doveroso spazio alla restauratrice Sonia Sutera, che ha illustrato le diverse fasi del restauro.

Una nota: in una teca, accanto al piedistallo su cui è stata posta la statua di Santa Lucia, i convenuti hanno potuto ammirare gli ex voto argentei riproducenti la forma degli occhi (Santa Lucia è protettrice della vista).
È auspicabile che iniziative come questa possano fare da apripista ad altri progetti dello stesso tenore, sì da sensibilizzare la comunità e promuovere e incentivare la conoscenza, la conservazione, la riscoperta della nostra storia attraverso i suoi manufatti.

Liboria Cammarata

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