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Tamponi: l’Asp apre il confronto con il Centro Regionale Qualità Laboratori per eventuali anomalie da attenzionare

“In ottemperanza a quanto  disposto dalla circolare del  DASOE (Assessorato Regionale della Salute)l’ ASP di   Enna  ha provveduto ad effettuare lscreening sullpopolazione scolastica primaria e secondaria deComuni di competenza per  il  riavvio della didattica in presenza.

Sono stati eseguiti  4148 test antigenici rapidi per la ricerca di SARS COV2,  con  il riscontro di n.110 soggetti positivi.

La percentuale dei soggetti positivi è stata pari al 2% (i dati non includono test effettuati nel Comune di Capizziin quanto lo screening in quell’area era indirizzato a tutta la popolazione residente).

Tutti  i    soggetti per  i  quali  è  stata riscontrata la positività al test antigenico sono stati tempestivamente sottoposti a test di conferma in PCR, così  come previsto dalla normativa vigente; nelle more derisultati, il test antigenico rapido è stato somministrato a tutti i  familiari de soggetti positivi.

I risultati sono stati  per la maggior parte confermati, ad esclusione dei tamponi relativi del Comune di Enna, dcui si riferisce di seguito.

La scrivente ASP ha ritenuto di esprimere parere favorevole alla ripresa della didattica in presenza, ad eccezione dei Comuni:

  • Capizzi e Villarosa, in cui le percentuali di soggetti positivi a esame molecolare in PCR sono rispettivamente pari al 2,7% e all’1,3% della popolazione, indice di una circolazione del virus ancora rilevante.
  • Valguarnera e Enna, in cui le percentualdesoggetti positivi al test antigenico rapido sono state pari al 2,7% e al 12% della popolazione scolastica sottopostasi a screening.

Per tale ragione, l’ASP di Enna ha ritenuto opportuno di estendere lo screening al fine di rendere il campione analizzato ancora più rappresentativo dell’intera popolazione scolastica.

In riferimento al risultato del Comune di Enna, si precisa che in data 17 gennaio ‘21, sono stati eseguiti n. 731 test con il riscontro di n. 88 soggetti positivi. Il dato, che contrastava fin da subito con la situazione epidemiologica del Comune (prevalenza dello 0,2% della popolazione) è stato ritenuto non validabile, ma nelle more di un approfondimento è stato necessario procrastinare la ripresa della didattica in presenza. Per tale ragione si è provveduto immediatamente a intraprendere tutte le azioni atte alla verifica della conformità del KIT utilizzato e a richiedere la conferma del test con metodica PCR (tampone molecolare).  I soggetti confermati positivi, successivamente sono stati n.3, ridimensionando in tal modo il dato statistico.

Per tanto, al fine di approfondire le criticità riscontrate, è stato aperto il confronto con il Centro Regionale Qualità Laboratori per eventuali anomalie da attenzionare.”

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