Politica

“Nella mia amministrazione non c’è spazio per gli interessi personali”.

Il sindaco Di Pietro interviene all'indomani dell'abbandono di Getana Palermo

“Sulle defezioni dopo anni di sostegno e a pochi mesi dal voto non faccio specifici commenti per rispetto dell’intelligenza dei nostri concittadini, tanto mi pare chiaro quali siano le intenzioni di chi cambia opinione in questi giorni. Faccio, invece, alcune considerazioni di carattere generale, per fare un po’ di chiarezza. La mia è, probabilmente, l’unica amministrazione che nell’ultimo ventennio ha iniziato con pochissimi consiglieri e sta finendo con il sostegno di assai più consiglieri di quelli con cui aveva iniziato. I tanti consiglieri che sono passati al sostegno dell’amministrazione lo hanno fatto solo per apprezzamento dell’azione amministrativa senza chiedere nulla in cambio. È stato un percorso difficile, ci sono stati momenti in cui la mia giunta è stata sostenuta da soli cinque consiglieri comunali, ma non ce ne siamo preoccupati, non abbiamo mai ceduto a richieste inaccoglibili, meno che mai a ricattucci o altri mezzi simili. Abbiamo lavorato nell’interesse della collettività ennese ed abbiamo raggiunto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, ma che sono solo una tappa di un percorso che continua e che porterà ad altri risultati importanti.
Non c’è stato spazio, non ce n’è e non ce ne sarà in futuro per chi è stato, è o sarà, con noi, privilegiando all’interesse collettivo ambizioni personali o peggio interessi personali o di gruppi.
Queste cose le dico con la consapevolezza che si tratta di affermazioni forti e preciso che da avvocato prestato alla politica, ho le prove di quello che dico.
Sono quindi pronto a qualunque confronto con chi pensa di fare opposizione folgorati sulla strada di Damasco da poco, sui temi della città e di come la mia amministrazione l’ha migliorata, sull’impronta di onestà e competenza che abbiamo dato all’agire amministrativo e sulla assoluta indisponibilità a cedere rispetto a richieste inaccettabili per usare un eufemismo”.

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