Attualità

LA TORRE OFFENSIVA

Scalando  i tornanti della strada di arroccamento del castello di Lombardia, la “san Calò”, appena superato il cartello  Enna, si ha l’idea di imbattersi in un pezzo della città turrita. Una torre? Un baluardo difensivo? Un punto di osservazione?  Nulla di tutto questo. Ma la materializzazione di un paradosso. Una costruzione  che dà luce e la sottrae.   Un parallelepipedo grigio e scrostato del XX secolo. Una cabina elettrica che cancella, nasconde, mortifica l’abside della chiesa di  San Biagio. Che le toglie luce. Non un particolare da niente, ma  una costruzione che cozza con l’idea del recupero  del centro storico. Perché è centro  storico  anche questo. Chiesa  di  interesse  minore? Può darsi, ma questo autorizza a nasconderla?  A sottrarla alla vista? Alcune sindacature  fa si  raccolsero  delle firme, e non poche,  chiedendo che la cabina venisse spostata, interrata. Lei si nascosta alla vista. Sembrava fossero tutti d’accordo. Ma nulla. Non se ne fece nulla. La torre offensiva è lì. Vogliamo Iniziare una campagna “diamo luce ai particolari della città”?

Mario Rizzo

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