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Gli argenti di Morgantina: torneranno?

Domani ad Aidone incontro con l'archeologa Serena Raffiotta

Domani ad Aidone si terrà una conferenza organizzata dall’Università del Tempo Libero di Aidone. Il meeting, tenuto dall’archeologa Serena Raffiotta, riguarderà i famosi argenti di Morgantina, appartenuti ad Eupolemo.

Si tratta di 16 pezzi di raffinata manifattura di epoca ellenistica (seconda metà del III secolo a. C.). Gli studi svolti sugli argenti ne rivelano la bellezza e la complessità, nonché la sorprendente specializzazione delle botteghe, probabilmente siracusane, dove gli argenti sono stati prodotti.

I 16 pezzi sono stati trafugati tra la fine degli anni Settanta e i primissimi anni ‘80 e dopo alterne vicende acquistati dal Metropolitan Museum di New York. Grazie a una serrata azione investigativa e diplomatica atta a dimostrare che i preziosi reperti furono scavati illegalmente e illecitamente acquisiti dal museo americano, nel 2010 si giunge a un accordo bilaterale tra il governo italiano e il Metropolitan di New York che prevede che gli argenti cambino “residenza” ogni quattro anni fino al 2050! Dal dicembre 2010 fino a gennaio 2015, infatti, gli argenti sono stati esposti presso il Museo Archeologico di Aidone per poi tornare a New York per i successivi quattro anni.

Nel 2013 Maria Rita Sgarlata, assessore regionale ai beni culturali, inserì gli argenti di Morgantina in una lista di 23 beni inamovibili dalla Sicilia, ma non vi fu seguito a una modifica degli accordi bilaterali per cui nel 2015 gli argenti ripartirono per New York.

Adesso, quindi, gli argenti dovrebbero tornare in Sicilia. Ma il condizionale è d’obbligo. L’accordo bilaterale prevede infatti che nel periodo in cui gli argenti sono in Italia, l’Italia presti al Metropolitan oggetti di pari valore, motivo per cui gli argenti non saranno rimpatriati finché non si destinerà al MET un altro capolavoro nazionale per un ennesimo prestito quadriennale.

Al momento in cui si scrive non è stato divulgato ufficialmente alcun comunicato da parte del MIBAC né della Regione Siciliana in merito al rientro in Sicilia del tesoro di Morgantina e al futuro prestito al MET in ottemperanza all’accordo del 2006.

Nel 2010 l’Italia fornì il Tesoro di Moregine, 20 pezzi di argenteria romana rinvenuti casualmente nel comune di Pompei nel 2000 durante lavori di ampliamento dell’autostrada Napoli-Salerno.

È anche vero che nel 2015 quando l’Italia ha inviato a New York gli argenti, il museo americano ha dato in prestito in cambio ad Aidone il tesoro della collezione di Cesnola. Probabilmente nelle settimane a venire si saprà di più riguardo alla data in cui gli argenti faranno ritorno.

Nel frattempo ci auguriamo che la congiuntura politica favorevole porti a un interesse concreto a rivedere l’accordo con il Metropolitan di New York. Infatti, oggi l’ex assessore regionale Maria Rita Sgarlata è consigliere del ministro ai Beni Culturali Alberto Bonisoli; un esperto archeologo, Sebastiano Tusa, è assessore regionale ai Beni Culturali; e un bravo archeologo ennese, Fabrizio Trentacoste, è senatore pentastellato.

Intanto domani, presso i locali della Fondazione Marida Correnti in Via Garibaldi ad Aidone, l’archeologa Serena Raffiotta getterà una maggiore luce sugli argenti di Morgantina, illustrando la suggestiva ipotesi del loro utilizzo come set di oggetti rituali appartenenti ad uno dei tanti santuari dell’antica città dedicati al culto delle divinità della terra Demetra, Persefone e Ade.

Domenico Marino

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