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ENNA. TRENTACOSTE (M5S): RECUPERARE LA CASA DEL MIETITORE E PORRE VINCOLO DEMOETNOANTROPOLOGICO

IL SENATORE SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, ALL’ASSESSORE DEI BENI CULTURALI E AL SOPRINTENDENTE DI ENNA, IN VISTA DELL’INAUGURAZIONE, PRESSO LA PREFETTURA, DELLA MOSTRA SU URBANISTICA E ARCHITETTURA A ENNA NEGLI ANNI TRENTA.
ENNA, 24 giugno 2020 – “Riconoscere il valore storico della Casa del Mietitore di Enna Bassa e porre su di essa un vincolo di tutela demoetnoantropologico”. Con una nota già inviata al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, all’Assessore dei Beni Culturali Alberto Samonà e al Soprintendente dei Beni Culturali di Enna Nicola Neri, il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste propone il recupero e la rifunzionalizzazione dell’immobile realizzato negli anni ’30 del secolo scorso. Fu costruito per ospitare i braccianti agricoli che da sempre, sul finire della primavera, confluivano a Enna per essere poi impiegati nella raccolta del grano.
Stessa richiesta che avanzerà anche domani, durante l’incontro che si terrà alla presenza degli stessi Musumeci e Samonà, presso la Prefettura di Enna, dove sarà inaugurata la mostra documentaria, “La Città Aurea. Urbanistica e Architettura a Enna negli anni Trenta”.
Il parlamentare Cinquestelle, già nel novembre 2018, denunciava a mezzo stampa quanto stava accadendo all’edificio della “Casa del Mietitore”, dopo l’apertura di un cantiere per la messa in sicurezza della copertura, da tempo ammalorata e causa di infiltrazioni che pregiudicavano la conservazione dell’intero immobile, mettendo a rischio la pubblica incolumità. “Ben presto, – dice Trentacoste – fu chiaro che i lavori inizialmente previsti per la sola copertura, si estesero, abusivamente, anche alle strutture portanti, con la demolizione di una parte delle murature sommitali. Segnalato l’abuso al Comando di Polizia Municipale, quest’ultimo provvide a bloccare il cantiere non essendo quell’intervento autorizzato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Enna. Il modus operandi perseguito e l’attenzione con cui fu realizzata la recinzione del cantiere, volta più a occultare la natura dell’intervento che a delimitare l’area, lasciava presagire che lo scopo ultimo dei lavori fosse volto all’intero edificio, cancellando quella che, di fatto, rappresenta la testimonianza superstite del passato rurale dell’area, prima dell’espansione di Enna Bassa”.
“Protagonista di un’azione ai danni dell’edificio storico, – ricorda Trentacoste – è la Libera Università Kore, proprietaria dell’immobile, che intende realizzare un palazzone fuori scala adibito a Casa dello Studente”. E aggiunge: “Delude, ma non mi sorprende che proprio un’Istituzione culturale stia puntando all’abbattimento di questo edificio dal valore fortemente identitario per la comunità di Enna Bassa. Evidentemente, gli interessi speculativi in chiave edilizia e la logica del profitto, prevalgono sulla salvaguardia della memoria collettiva e del patrimonio storico-urbanistico ed etnoantropologico della nostra comunità. Va detto, soprattutto, che la struttura urbana di Enna Bassa permetterebbe, come ho già proposto, la realizzazione dello studentato in un’altra area prossima alle sedi della stessa università, scongiurando l’abbattimento dell’edificio in questione”.
“La costruzione della Casa del Mietitore – conclude il senatore – costituisce l’atto fondativo dell’odierno abitato di Enna Bassa e pur non avendo rilevante pregio architettonico, ha certamente grande valore antropologico e urbanistico: divenuto, nel secondo dopoguerra, prima chiesa, poi scuola e infine centro ricreativo, è da oltre 70 anni punto di riferimento degli abitanti del luogo e centro focale della parte più moderna della città di Enna. È per tali ragioni che rivolgo questo appello all’attenzione delle pubbliche Istituzioni, in primis la locale Soprintendenza dei Beni Culturali, al ruolo di garanti e promotori della tutela del territorio, della sua storia e della sua cultura”.
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