Attualità

APPELLO AL GOVERNATORE MUSUMECI dalle Associazioni di volontariato per la disabilità e dalle forze politiche del Comune di Enna

In questo periodo di emergenza a causa della diffusione pandemica del Coronavirus e
dell’emanazione delle norme straordinarie finalizzate al contenimento della diffusione del virus,
un’attenzione particolare deve essere rivolta ai soggetti più deboli, che maggiormente stanno
risentendo delle restrizioni di movimento previste.
Alla luce della lettura e del coordinamento delle varie disposizioni normative poste a tutela della
salute e che impongono dei divieti di movimento, onde evitare la diffusione del virus, riteniamo
possibile che si possa comunque reiterare l’ordinanza del Sindaco di Enna che aveva consentito
non tanto l’apertura dei parchi o ville, bensì l’uso dello spazio verde esclusivamente per i soggetti
disabili che ne hanno necessità e ne facciano richiesta, al fine di regolamentare l’accesso, nel
rispetto delle norme di sicurezza e distanza sociale.
Infatti, l’art. 3 dell’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 5 del 13.03.2020
(Coordinamento attività con gli Enti Locali) richiama l’art.35 del D.L. n. 9/2020, il quale vieta
l’adozione di ordinanze sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in parola
con misure in contrasto con quelle statali e quelle regionali di recepimento. Ma specifica che gli
Enti locali che intendono adottare specifiche ordinanze sono tenuti a raccordarsi previamente
con il Coordinamento della Presidenza della Regione Siciliana per le attività necessarie per il
contenimento della diffusione del COVID-19 di cui all’articolo 1 dell’Ordinanza contingibile e
urgente n°2 del 26 febbraio 2020. Tale azione di raccordo può avvenire tramite l’ANCI-Sicilia
ovvero tramite il Dipartimento regionale della Protezione civile.
È vero dunque che tutte le norme, sia nazionali che regionali impongono di restare a casa e di
uscire solo per specifici motivi, come misure di contenimento del Covid19, impongono altresì la
chiusura e la fruizione dei parchi, aree gioco, ville, boschi, giardini e ogni altro spazio pubblico,
nonché la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto. Tuttavia, le stesse norme
impositive e restrittive, prevedono una deroga a favore delle persone affette da disabilità
intellettive e/o relazionali e comunque fragili, alle quali è consentito di svolgere una passeggiata
quotidiana con un accompagnatore, pur se nei pressi delle abitazioni, riconoscendo di fatto che
tale attività motoria sia per loro una necessità per la loro salute ed infatti è tale la motivazione
che si suggerisce all’accompagnatore di utilizzare per giustificare la propria uscita: situazione di
necessità o di salute.
Una circolare del Ministero dell’Interno, n. 15350/117(2) Uff. III – Prot. Civ., chiarisce i profili
applicativi in tema di divieto di assembramento e spostamenti per le persone fisiche. Ribadisce
che la finalità delle limitazioni e dei divieti è ridurre il contagio, ma dice anche che: “…appare
peraltro evidente che il perseguimento della predetta esigenza implichi valutazioni ponderate
rispetto alle specificità delle situazioni concrete”. Per esempio, un genitore può passeggiare con i
figli minori e far fare attività motoria all’aperto (non attività sportiva) nei pressi delle abitazioni.
Precisa la circolare, che la stessa attività motoria può essere svolta per spostamenti motivati da
situazioni di necessità o motivi di salute. Si parla sempre di attività nei pressi dell’abitazione.
Tuttavia, la circolare chiude invitando a cercare un giusto equilibrio tra attenta vigilanza delle
misure adottate e ragionevole verifica dei singoli casi.

Quindi, la normativa attuale prevede di tenere conto delle situazioni e necessità concrete e
specifiche delle persone disabili e delle loro famiglie, tanto da prevedere una deroga al divieto di
spostamento imposto alle persone, in quanto riconosce che nel caso specifico vi è una necessità
pregnante, quella dell’attività motoria all’aperto, ma nei pressi delle abitazioni. Ecco, questo è il
punto. La valutazione caso per caso, deve tenere in considerazione che nei pressi delle
abitazioni, non sempre e non per tutti i soggetti disabili è possibile svolgere l’attività motoria
necessaria per la salute (per esempio correre in sicurezza o avere difficoltà di movimenti per chi è
costretto su una sedia a rotelle, e questo anche per la tipica conformazione delle strade di una
cittadina montana come la nostra). Perciò, si chiede che l’attività motoria necessaria ai soggetti
disabili, insieme al contatto con la natura, possa svolgersi in luoghi più appropriati, quali ville
comunali o parchi, in quanto luoghi con sazi più ampi e salutari, oltre ad essere circoscritti e
recintati, in modo da consentire un miglior controllo del bambino/persona disabile.
Purtroppo, anche l’ultima Ordinanza contingibile e urgente n. 17 del 18.04.2020 del Presidente
della Regione riporta quanto precedentemente stabilito, ovvero che “…è consentito, in caso di
necessità, alle persone affette da disabilità intellettive, relazionali e/o motorie, con l'assistenza di
un accompagnatore, compiere una uscita giornaliera di breve durata e in prossimità della propria
abitazione”.
È invece necessario, urgente e indifferibile adottare provvedimenti, compatibilmente con le
direttive stabilite dalle autorità sanitarie competenti, che consentano alle persone con disabilità,
alle loro famiglie e, più in generale al sistema dei servizi di affrontare la quotidianità. La
quarantena che stiamo vivendo in queste settimane è dura per tutti ma lo è ancor di più tutte le
persone disabili.
La stessa normativa prevede di procedere ad una ragionevole verifica caso per caso e, in
quest’ottica è necessario, come prevede l’Ordinanza del Presidente della Regione Sicilia gli Enti
locali che intendono adottare specifiche ordinanze a raccordarsi previamente con il
Coordinamento della Presidenza della Regione Siciliana, anche tramite la Protezione Civile o
l’Anci.
A Grosseto, alcune famiglie hanno fatto istanza al Prefetto e la risposta non si è fatta attendere:
“Al riguardo – scrivono dalla Prefettura di Grosseto -, nell’evidenziare che l’esigenza prospettata è
per sua natura meritevole di tutela, si invita a circostanziare, nell’autodichiarazione, che la
necessità di spostamento, nei singoli casi, è strettamente correlata alla disabilità, pur nel rispetto
di tutte le misure di cautela individuate dalle disposizioni vigenti”.
Ciò a riprova che la normativa stessa prevede la possibilità di valutare situazioni specifiche, come
quella relativa ai movimenti e attività motoria in luoghi più appropriati, e consentire ai Sindaci,
coordinandosi con la Regione, Protezione Civile e autorità competenti, di emettere ordinanze
specifiche, che in tale ottica, non violeranno alcuna norma.
Altro esempio Palermo che ha consentito ai disabili l’uso del Parco della Salute.
Perciò, la richiesta dei firmatari è quella di reiterare anche nella nostra città l’istanza di
permettere l’uso regolamentato e con le dovute misure di protezione di una villa, parco o area
verde controllata, esclusivamente ai disabili con un accompagnatore (genitore o operatore con
la motivazione di situazione di necessità o di salute), con ingresso uno per volta e per un tempo
di 30/45 minuti, su prenotazione o di avere la possibilità di uscire fuori dalle proprie abitazioni
ben oltre l’ambito ristretto attualmente permesso, spesso caratterizzato da barriere
architettoniche o percorrere le via della città a bordo della autovettura di famiglia.

A ciò si aggiunga che le difficoltà della vita quotidiana delle persone disabili sono state aggravate
anche dalla chiusura dei centri diurni e/o riabilitativi. A tal proposito, l’Ufficio per le politiche in
favore delle persone con disabilità, del Ministero della Salute, ha previsto che le Regioni hanno
facoltà di istituire delle unità speciali atte a garantire l’erogazione a domicilio di prestazioni
sanitarie e socio-sanitarie nel caso di chiusura dei centri diurni per disabili. Nella nostra città
questo servizio non ci risulta venga sia stato attivato. Pertanto, a seguito della chiusura dei centri
diurni, si chiede a chi di competenza di attivarsi anche al fine di avviare in tempi brevissimi il
servizio di assistenza sanitaria e socio sanitaria a domicilio per i disabili.
A suffragio di quanto esposto riportiamo quattro pareri scientifici.
La nota del Dr. Marco La Duca, Dirigente di I livello del Centro di Salute Mentale (CSM) dell’ASP
di Enna recita: “(…) In tutte le patologie afferenti al disagio psico-fisico ed intellettivo si nota che lo
spazio confinato e l’inattività ne acuiscono la sintomatologia. (…) Negli ultimi venti giorni la mole di
telefonate che giungono al CSM mostra un livello di ansia generalizzata imponente. (…)Sono
aumentate prescrizioni di farmaci e ricoveri. (…) Pertanto un tempo quotidiano, limitato e
contingentato, con le opportune precauzioni, per fare svolgere attività fisica all’aperto alle persone
con disagi psicofisici ed intellettuali, riveste ruolo di fondamentale importanza per il loro
benessere”.
Ed ancora, la nota del 6 aprile 2020 pubblicata sul blog Insanitas, della Dott.ssa Giovanna
Gambino, Neuropsichiatra infantile, nonché Garante Regionale delle persone disabili in Sicilia, la
quale fa riferimento alle difficoltà quotidiane che stanno vivendo le persone disabili e le loro
famiglie e, sulla base delle esperienze di utilizzo di parchi ed aree verdi in città come Palermo e
Bari, afferma: “…la replicabilità della esperienza nelle aree verdi, nei diversi quartieri di una città
utilizzabili, con l’accesso programmato e vigilato delle persone con disabilità ….può diventare uno
strumento possibile di supporto per l’intero nucleo familiare con “valenza terapeutica”
L’allegato N° 1, è il parere del Prof. Alberto Oliverio, Medico, Biologo e Professore emerito di
Psicobiologia dell’Università Sapienza di Roma, che, su invito dell’Associazione di volontariato
“Vita 21 Enna”, ha confermato puntualmente le ragioni dell’appello.
Infine il nostro ultimo riferimento scientifico riguarda le madri dei figli con disabilità gravi, quelle
che svolgono compiti di caregiver. Un gruppo di esse è stato oggetto di uno studio
che ha meritato, a chi lo ha condotto, il Nobel della Medicina del 2009. La ricerca dimostra che i
loro linfociti (cellule “cuore” per le difese immunitarie), a causa degli alti livelli di stress, subiscono
un invecchiamento precoce, rivelato con metodologie assai sofisticate, sino a 17 anni maggiore
rispetto al gruppo di controllo. E’ fuori ogni discussione che lo stato di segregazione che sta
affliggendo le persone che con questa petizione vogliamo difendere, sta aggravando lo stato di
stress di queste straordinarie genitrici. Un recupero del contatto con l’ambiente esterno a favore
dei loro figli disabili non risolverebbe il loro problema, ma, di sicuro, lo renderebbe un po’ meno
drammatico.

Le associazioni a sostegno dell’appello, seguite dal nome del loro rappresentante
 Associazione Vita 21 Enna ODV – Marco Milazzo
 A.I.S.M. Associazione Italiana Sclerosi Multipla – Valeria Barbarino
 L’ABC delle emozioni ODV – Angelo La Barbera
 Elpis onlus – Rosa Maria La Martina
 A.G.D. Sicilia Associazione Giovani Diabetici – Vincenzo Andolina
 Associazione Il Solco – Salvatore Astorina
 Associazione Tatafay, Francesca Comito
 A.V.I.S. Comunale Enna Associazione Volontari Italiani Sangue – Giulia Buono
 U.N.I.T.A.L.S.I Sottosezione di Enna Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a
Lourdes e Santuari Internazionale – Liborio Alvano
 Coop. La Contea – Vanessa Mancuso
 A.V.O. Enna Associazione Volontari Ospedalieri – Alice Amico
 A.I.S.F. Enna Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica – Roberto La Ferla
 U.I.C.I. Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus di Enna – Di Gregorio Santino
presidente
 Luciano Lama ONG Onlus – Domenico Bellinvia
 Associazione La Fabbrica di Mivà onlus – Valeria Puglisi
 Associazione Project Driver ASD – Giuseppe Corona
 A.I.A.S. Onlus ENNA – Simona Bongiovanni
 Montika A.P.S. – Mariaelisa Rubulotta

I rappresentanti delle forze politiche ennesi firmatarie
 Maurizio Bruno (Civ.Es)
 Francesco Rampello – Paolo Spampinato (Partito Democratico)
 Francesco Alloro – Carmela Madonia (Italia Viva)
 Cinzia Amato (Mov. Cinque Stelle)
 Francesco Comito (Amare Enna)
 Giampiero Cortese (Enna Rinasce)
 Filippo Fiammetta (L’Altra città che mi piace)

 Paolo Gloria (Sicilia Democratica)
 Saverio Cuci (Lega)
 Andrea Maggio (UDC)
 Sergio Rossitto (Articolo Uno)
 Lillo Colaleo – Marco Greco (Mov Giovanile della Sinistra)
 Giuseppe Seminara – Alfredo Alerci (Giovani Democratici)
 Emanuela Castaldo (Federazione degli Studenti)

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