Attualità

35 mesi senza stipendio ed oggi anche senza più un ufficio

Sono i 60 lavoratori della ormai fallita Enna Euno. 60 famiglie in ginocchio

35 mesi senza stipendio e da oggi senza neanche un posto di lavoro dove recarsi. Sono i 63 dipendenti della società Enna Euno, ormai fallita, non ancora assorbiti dalla Srr che ha preso il posto dell’Ato rifiuti.

Questa mattina i dipendenti di Enna Euno hanno trovato la porta dell’ufficio della provincia chiusa. Da oggi non avranno più neanche un posto fisico dove incontrarsi.

Padri di famiglia, privati di uno dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra costituzione: il lavoro. Ci sono famiglie che devono essere portate avanti e i diritti di questi lavoratori sono violati non lasciando loro neanche la dignità di poter assicurare un pezzo di pane alla loro famiglia.

La vicenda di questi lavoratori ormai è molto lunga e lo testimonia anche il numero di mesi di attesa dello stipendio. Il tutto nasce dal passaggio da Enna Euno a Srr costituita il 30/09/2013.

Il primo problema della nuova gestione è stato proprio quello di  individuare le risorse umane applicate al sistema dei rifiuti aventi diritto al transito nella SRR.

Il Cda in data 15 dicembre 2016 approva la dotazione organica della SRR che prevedeva la ricollocazione di circa 400 unità.

Dal luglio del 2017 al Marzo del 2018 si sono realizzati i passaggi di gestione dal carrozzone Ato Enna Euno in liquidazione alle nuove gestioni in house o in appalto presso piccoli gestori, con il trasferimento di oltre 350 lavoratori.

Da ricollocare sono rimasti fuori questi 60 dipendenti che ad oggi non hanno ancora trovato collocazione. E nulla è cambiato con il cambio del CDA della Srr. Il nuovo Cda composto dai sindaci di Valguarnera Francesca Draià eletta presidente, di Leonforte Carmelo Barbera e Barrafranca Fabio Accadi non hanno fatto nulla per risolvere il problema e anzi al contrario hanno iniziato a litigare tra di loro paralizzando il sistema.

Per dovere di cronaca bisogna inoltre dire che qualche cosa poteva essere fatta in modo diverso per aiutare questi lavoratori. Per esempio, anziché assumere 6 unità full time al costo di circa 60 mila euro cad., come è stato fatto dal comune di Enna, se ne potevano assumere 11 part time. Anche la Srr ha assunto 3 unità: 2 full time, delle quali una unità al costo di 70 mila euro e l’altra a 50 mila, e l’altra part time alla quale sono state aumentate le ore da 20 a 28. Al loro posto potevano essere assunte  7 unità part time. Ciò avrebbe garantito serenità ed il pane a più famiglie

E per questi lavoratori invece? Considerando il fallimento dell’Enna Euno il passaggio successivo per loro dovrebbe essere il licenziamento.

Si aprono però nuovi spiragli in questa vicenda.  70 dipendenti dell’Ato Belice licenziati dal curatore fallimentare sono riusciti, impugnando il licenziamento, a farsi reintegrare anche se solo da un punto di vista giuridico e non economico e sono stati trasferiti alla Srr di quel territorio.

Lunedì è previsto un incontro con i sindacati e martedì i sindacati incontreranno il nuovo CDA. Cosa succederà per questi lavoratori?

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