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Torna l’appuntamento con la festa che celebra la Madonna nell’antico titolo di “Donna Nuova”

Santa Maria la Nuova: Maria corredentrice della salvezza dell’uomo

Su un colle a ridosso del quartiere Mulino a Vento, si erge, quasi a dominare il territorio circostante, la chiesa di Santa Maria la Nuova, degna di nota per vetustà, per posizione (seppur ormai assorbita nel moderno tessuto urbano), per la sua bellezza semplice eppure altera.

E proprio in questo luogo di culto, nell’ambito dei riti che tradizionalmente caratterizzano Enna in periodo pasquale, nel sabato che precede la Domenica in Albis prende vita la festa dedicata alla Madonna nel suo titolo, appunto, di “Santa Maria la Nuova” o, popolarmente, “la Donna Nuova”. Dalla cronaca di fra’ Giovanni dei Cappuccini (XVIII secolo) apprendiamo che la “Donna Nuova” era una delle feste più importanti della città, subito dopo quelle della Patrona e del SS. Crocifisso di Papardura: essa si svolgeva il terzo giorno di Pasqua. E del suo svolgimento si hanno notizie già nel 1473.

Nel 1617 allo scultore, originario di Nicosia, Giovan Battista Li Volsi furono commissionate dal procuratore del tempo, don Pietro Butera, le statue raffiguranti Maria e il Cristo Risorto, unite in un abbraccio nella gioia della resurrezione: questo antico e pregevole gruppo ligneo oggi non è più portato in processione, sostituito da un’analoga opera della metà dello scorso secolo (realizzata ad Ortisei nel 1960), e viene custodito in chiesa, posto sopra il tabernacolo. Dopo il 1785, in un anno imprecisato, è attestato lo spostamento del giorno della festa alla Domenica in Albis, dapprima di mattina, successivamente il pomeriggio, dopo la “Spartenza”. Da diversi anni, invece, viene celebrata il sabato dopo Pasqua. E giusto in vista della festività, in questi giorni fervono alacri i preparativi.

Preceduta da tre giornate di esercizi spirituali (che si concludono questa sera, con la Via Lucis per le vie del quartiere, con inizio, questa, alle ore 19:30), la giornata di sabato vedrà svolgersi la mattina, alle 9:30, la S. Messa con l’affidamento dei bambini alla Madonna e, alle 11:00, la solenne celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio, la preparazione alla processione inizia alle 15:00, con la “vestizione” della Madonna a cura dei confrati, per proseguire poi, alle 17:30, con l’appello dei confrati portatori. Il simulacro, portato a spalla, muoverà alle 18:00 alla volta del Duomo, dove si terrà la S. Messa, per poi far ritorno nella sua chiesa, accompagnato al suo arrivo dal suono festante delle campane. Domenica saranno, quindi, celebrate le Ss. Messe alle ore 10:30 e 19:30, mentre alle 15:00 si pregherà nell’Ora della Misericordia.

Da ricordare due iniziative a corollario: il primo concorso fotografico a tema e la proiezione, dal 25 al 28 presso la Galleria Civica, del documentario sulla storia della Donna Nuova “Una luce nella storia” (diretto da Paolo Previti, attuale rettore della confraternita).

Maria, dispensatrice di vita e di grazia, protezione e rifugio, esempio di virtù ed obbedienza, di fede e fedeltà, è la Donna Nuova, come già veniva ricordata nel II secolo da Giustino e Ireneo, intimamente associata a Cristo Suo Figlio, e con Lui salva l’umanità intera dal peccato e dalla morte. Con il suo “si”, Ella ha dato certezza e concretezza alla volontà salvifica del Padre, compartecipando alla Sua opera redentrice, servendo il Figlio nel dolore della croce e nell’esultanza della resurrezione, fino alla liberazione dell’uomo e alla sua riconciliazione col Padre.

Liboria Cammarata

 

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