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Quale sarà il futuro della Provincia di Enna?

La conferenza dei capi gruppo si è riunita per concordare le azioni da intraprendere

Quale sarà il futuro della provincia di Enna o come oggi è denominata, del Libero Consorzio dei comuni?

Dopo cinque anni di commissariamento, infatti, si tornerà a votare il presidente della provincia. Anche se si tratta di elezioni di secondo grado. Non saranno, infatti, gli elettori a scegliere chi dovrà guidare la propria provincia, ma i rappresentanti eletti nei vari comuni di appartenenza. Così ha voluto il governo Crocetta, in linea con il governo Renzi.

Ma il problema è ben più serio e di natura non tanto politica. Di fatto le province non hanno più soldi. Dal 2013 il governo di Roma toglie alle Province dell’Isola oltre 200 milioni di euro l’anno (si chiama prelievo forzoso), costringendole di fatto alla paralisi se non al fallimento.

Province piccole come la nostra, ma non solo, rischiano dunque di sparire a favore di quelle più grandi. La scomparsa della provincia non diventa più dunque solo un problema di politica ma coinvolge tutti. Con la scomparsa dell’istituzione provincia perderemmo anche le DOP e le IGP che nel tempo il nostro territorio ha conquistato. Non potremmo più accedere ai finanziamenti, perderemmo i privilegi di natura economica. Insomma andremmo incontro ad un collasso del territorio.

Occorre dunque che la politica si muova e metta in campo delle azioni concrete per evitare che ciò accada. A gennaio si è svolto un consiglio comunale a porte aperte al quale erano stati chiamati a partecipare i consiglieri dei comuni della provincia di Enna. Purtroppo a quel consiglio comunale ha partecipato solo un assessore del comune di Regalbuto.

Lunedì, facendo seguito al consiglio comunale del mese di gennaio, è stata convocata la Conferenza dei capigruppo riunita insieme ai rappresentanti sindacali dei dipendenti della provincia. Sono stati, infatti, i dipendenti della provincia i primi a dichiararsi preoccupati da questa situazione e a richiedere un intervento di tutte le forze politiche.

I capigruppo concordano sul fatto che bisogna sensibilizzare tutti i sindaci della provincia di Enna.

Occorre ricontattare tutti i primi cittadini e i presidenti dei consigli comunali per fare un’assemblea dei sindaci della provincia possibilmente nei locali della provincia destinati una volta alle riunioni del consiglio provinciale.

L’amministrazione comunale ennese è pronta ad azioni di protesta particolari ma mai come adesso l’azione deve coinvolgere tutto il territorio provinciale.

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