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Rimosso lo scheletro ritrovato le scorse settimane. Nel frattempo emergono altri 3 scheletri

La posizione in cui sono stati sepolti sembrerebbe richiamare il rito musulmano

Ci sono volute molte ore di lavoro ma alla fine lo scheletro ritrovato le scorse settimana ad Enna tra le vie Ragusa e la piazza Santa Sofia è stato rimosso secondo le più rigide regole dell’archeologia tafonomica.

Un lavoro di squadra impegnativo che ha visto la collaborazione di tutti impegnati in un vero e proprio scavo archeologico. Lo scheletro è stato riportato interamente alla luce, ripulito, disegnato in scala.

E’ stata fatta una completa documentazione fotografica e alla fine è stato rimosso riponendolo in cassette rivestite di ovatta dove ogni osso è stato catalogato.

Il rinvenimento dello scheletro è avvenuto durante i lavori di rifacimento della rete idrica. Ad individuarlo l’archeologa che segue i lavori con Acqua Enna, Rossella Nicoletti.

Dalle prime informazione sembra si tratti di uno scheletro probabilmente di donna, probabilmente appartenente al periodo alto medioevale. Un’importante scoperta storica che potrebbe aprire nuovi scenari.

Ma la notizia ancora più importante è che durante gli scavi sono emersi altre tre scheletri posti in  posizione diversa rispetto a quello ritrovato e rimosso.

Gli scheletri, in posizione decubito laterale destro, richiamano i riti di sepoltura propri dei musulmani. Il richiamo storico è dunque quello relativo alla presenza degli arabi ad Enna.

Si è sempre parlato della dominazione araba ad Enna. Adesso sembrano esserci le prove. I resti adesso saranno portati nei laboratori ed analizzati.

Nel frattempo gli scavi continuano anche se con una leggera deviazione rispetto al percorso iniziato. Potrebbero dunque emergere altri importanti particolari da questi lavori che, chissà, potrebbero rivelare la necropoli della quale si parla da anni.

 

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