Politica

PD: le bugie dell’amministrazione a proposito del bilancio

Apprendiamo dalla stampa la continua e reiterata opera di mistificazione dell’amministrazione Dipietro ed alleati, una strategia portata avanti dal giorno del suo insediamento ad oggi che nello specifico risulta grave e lesiva nei confronti della Città la quale ha il diritto di essere informata correttamente. Ritorniamo sul tema bilancio per smentire categoricamente ciò che è stato scritto. Ribadendo che i capitoli da cui sono state attinte le somme hanno avuto il parere positivo da parte dei dirigenti del comune ed altresì dal collegio dei revisori dei conti, a dimostrazione della bontà della proposta. Ci meravigliamo d’altro canto come il Sindaco si sia accorto solo oggi dell’Università, unica e vera risorsa del nostro territorio, a cui Dipietro e compagni hanno fatto la guerra per 5 anni, avviando denunce e contenziosi, senza peraltro aprire mai una vera e fattiva collaborazione. Per ciò che concerne le somme destinate alle scuole, sappiamo per certo che il Ministero provvederà ad erogare le somme necessarie alla sanificazione ed all’acquisto dei beni di consumo, somme che peraltro sono già impegnate dal comune e che noi non abbiamo toccato. Anche per lo storno delle somme alla Protezione Civile abbiamo avuto parere favorevole in quanto la stessa è stata già destinataria di un contributo pari a 65.000 € ed inoltre usufruisce di locali comunali e del pagamento delle utenze. A questo punto ritenevamo giusto concentrarci sulla vera emergenza del momento: il nostro tessuto economico ed imprenditoriale a cui destinare una somma di circa 530.000 € rispetto alle 350.000 € che aveva preventivato l’amministrazione e che giudicavamo un’elemosina !!! Hanno detto no !! Hanno detto no per 5 anni, ed a furia di dire no oggi la nostra città conta 26.638 residenti circa 2000 in meno di 5 anni fa, per carità non tutte le responsabilità sono imputabili al governo della città, ma se al posto di litigare con tutti avessero avviato percorsi virtuosi, azioni forti, questo numero, probabilmente, sarebbe stato destinato a crescere”.

Paolo Timpanaro

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