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Ad Enna l’Emodinamica diventa realtà. Dott. Vasco: “E’ un gran balzo in avanti per tutto l’ospedale”.

A poco a poco e malgrado i mal di pancia di qualcuno l’Emodinamica, o Cardiologia interventistica, diventa una realtà anche all’ospedale Umberto I di Enna. Proprio venerdì scorso la direzione dell’Asp 4 ha completato tutta la documentazione necessaria e l’ha inviata all’assessorato regionale della Salute a Palermo. Il plico ricorda alla Regione del lavoro effettuato rispetto una decisione, riguardante la realizzazione del reparto, assunta nel 2018 con un finanziamento accordato di circa 2 milioni e 450 mila euro. “La documentazione è partita venerdì scorso – conferma il primario dell’Utic di Enna dott. Lello Vasco –. L’amministrazione dell’Asp, in questo momento, è impegnata a definire la gara di appalto”. L’attuale direttore generale Francesco Iudica e l’Ufficio tecnico dell’Azienda Sanitaria Provinciale hanno fatto un gran lavoro nell’estate scorsa. Prima hanno individuato in accordo con il dott. Vasco i locali necessari, nella nuova e funzionale sede ospedaliera di contrada Ferrante, e poi hanno provveduto a definire l’intera progettazione con riguardo all’arredamento e alla dotazione di attrezzature occorrenti. Il prossimo passo concerne la pubblicazione del bando e l’affidamento dell’incarico per la realizzazione e l’avviamento del reparto. L’inaugurazione dovrebbe tenersi entro fine anno. “Conto – continua fiducioso il dott. Vasco – di concludere la mia attività al servizio della Sanità provinciale con l’attivazione del reparto di Emodinamica”. La nuova sezione sanitaria potrà contare su due nuovissime sale operatorie di cui una ibrida per la piccola chirurgia cardiaca.
Negli anni passati l’impegno del primario è stato dedicato alla creazione, miglioramento e valorizzazione delle professionalità del reparto dell’Utic. A tale mission ha sacrificato la possibilità della professione libera: “Ma non é un vanto e neppure va posto come un sacrificio. È stata una mia consapevole e libera scelta fatta per offrire ogni energia personale a questo progetto a cui ho creduto fermamente fin dal primo momento”.
Il cammino del reparto di Cardiologia dell’Umberto I inizia alla fine del 1998 quando l’allora direttore generale Evan De Luca affida al dott. Vasco il compito di creare l’Utic ad Enna: “Per la fiducia che il compianto dott. De Luca volle spendere su di me gli sarò sempre grato. Ma tutta la provincia dovrebbe ricordare questo professionista della sanità perchè cambiò il volto del nostro ospedale. A lui si deve la realizzazione di altri reparti fra i quali l’Oncologia e la Nefrologia”. Quindi prima dell’era De Luca ad Enna non esisteva un reparto di Cardiologia? “Proprio così, era attivo solo un servizio senza posti letto e quando dovevamo ricoverare un paziente lo stesso trovava posto in Medicina o in Rianimazione.”
Allora fu una decisione del direttore De Luca che portò alla realizzazione dell’Utic ma la vera spinta la dette la popolazione ennese che recapitò alla Regione un appello con l’apposizione di ben 10.000 firme. Esiste pure un’anologia che piace segnalare fra il 1998 e il 2022 che s’insinua fra la Cardiologia di ieri e l’Emodinamica di oggi. “Anche allora, fine anni ’90, – ricorda il dott. Vasco – la provincia di Enna era l’unica in Sicilia a non essere dotata di una Unità coronarica. Oggi stessa situazione; siamo gli unici in Sicilia a non avere a disposizione un reparto di Emodinamica”.
Ma è davvero così vitale per la Cardiologia disporre sul posto dell’Emodinamica? “Le rispondo con un detto molto comune fra i cardiologi. Il tempo è muscolo, prima apri un vaso e più muscolo riesci a salvare”. In breve, più anticipato è l’intervento e più è forte la possibilità di salvare maggiore percentuale del cuore. Battere il tempo è stato sempre l’imperativo del dott. Vasco, dal 1998 ad oggi il lavoro fatto è stato davvero sostanzioso. “All’inizio mi sono ritrovato solo con alcuni infermieri. Poi anche grazie alla direzione dell’Ospedale che ha sempre creduto in questo progetto siamo riusciti ad offrire all’utenza un reparto come si deve”. L’Utic dell’ospedale Umberto I oggi conta 22 posti letto dei quali 6 di intensiva, 14 per la degenza e 2 per la riabilitazione. In servizio un primario, 16 medici, 3 emodinamisti, un caposala e 23 infermieri. “La settimana scorsa abbiamo portato a termine un concorso per l’assunzione di nuovi medici, fra questi un bel gruppo prenderà servizio in Cardiologia e con la realizzazione dell’Emodinamica l’organico verrà rimpinguato a dovere.” L’Utic conta anche un nutrito numero di ambulatori, fra questi, si segnalano consultori per lo scompenso cardiaco, cardio oncologico, elettrofisiologia, riabilitazione cardiaca, ecocardiografia color doppler, ecodoppler vascolare, cardiologia pediatrica, post covid e cardiologia nucleare attivato in collaborazione con i medici nucleari dell’Umberto I. Per tornare al costituendo reparto di Emodinamica va sottolineato ancora una volta che tale realizzazione sana una mancanza davvero rilevante. Basti dire che oggi in Sicilia esistono 23 centri affiliati alla Gise, società italiana di Cardiologia interventistica. Nelle nove provincie solo un vuoto proprio al centro dell’isola ad Enna. I centri nelle restanti 8 province sono così distribuiti: 2 ad Agrigento, 4 a Catania, 5 a Messina, 8 a Palermo, uno a testa nelle provincie di Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e Trapani. “L’attivazione dell’Emodinamica ad Enna non è uno sgarbo a Caltanissetta come qualcuno vuole fare passare subdolamente, non è contro l’ospedale S.Elia né contro nessuno, è solo a favore dell’utenza di una provincia costretta da anni a portare i propri pazienti in altre strutture. Ciò comporta costi vivi ma anche difficoltà e disagi notevoli per gli ammalati. È un balzo in avanti – conclude il dott. Lello Vasco – per tutto il servizio sanitario ennese. Per la Cardiologia rappresenta una sorta di chiusura di un cerchio iniziato alla fine del 1998.”
Paolo Di Marco

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