Attualità

I gruppi consiliari Amare Enna ed Enna Rinasce a sostegno dell’operato dell’Asp. ” Attivate in tempi celeri l’ex Ciss”.

Pur nell’imbarazzo di dover entrare nel merito di polemiche politiche in un momento come
questo in cui tutti, a parole, invocano unità di intenti e senso di responsabilità da parte delle
istituzioni, a qualunque livello, non possiamo tacere rispetto all’attacco (altrimenti non può
essere definito) nei confronti dell’azienda sanitaria provinciale 4, chiedendone addirittura
sostanzialmente il commissariamento, come sostiene – strumentalmente e forse ad
imitazione delle improvvide dichiarazioni del loro leader nazionale Renzi – “Italia Viva” di
Enna, tirando in ballo presunte inefficienze rispetto alla gestione dell’emergenza sanitaria
attuale.

In particolare, sembra che si voglia trascinare il management dell’azienda in una polemica
quotidiana, minacciando denunce penali, diffide ed altro, al solo scopo di ergersi a paladini
della propria comunità locale, al misero scopo di raccattare consensi sulla paura e sull’onda
emotiva popolare, come sempre cattiva consigliera.

In questo modo si alimentano le preoccupazioni dei cittadini e ci si mette tutti contro tutti,
con accuse ingiustificate verso l’Ospedale Umberto I di presunte inefficienze o, peggio, di
mancata garanzia della salute dei malati, siano essi affetti dal COVID-19 che di altre ordinarie
e pur sempre gravi patologie, senza contribuire anzi ostacolando il lavoro di cura e
contenimento della pandemia.

Non ci stiamo allo sparo nel mucchio, alla logica di basso populismo del “not in my
backyard” (non a casa mia).
L’emergenza è comune, nessuno può dirsi al sicuro, nessuno può rivendicare o tentare di
condizionare con la forza le scelte che si appartengono alla dirigenza o minacciare
commissariamenti e denunce a scopo propagandistico o ricattatorio.

Occorre stare col ghiaccio in testa, avere rispetto per le persone malate e per il personale
sanitario, chiamato ad un compito immane e delicatissimo, in condizioni di obiettivo
arretramento delle strutture sanitarie, ma per responsabilità di tutti coloro i quali ci hanno
imposto, dal 2011 in poi, i tagli alla sanità in ossequio al mito del contenimento della spesa,
diretta emanazione del rigorismo europeo.

Andare oggi ad individuare presunte responsabilità sulla singola azienda ospedaliera o sul singolo direttore generale, che operato come tutti con i mezzi che aveva a disposizione, oltre che essere ingeneroso è anche diremmo scorretto e fuori luogo, appunto un po’ come Matteo Renzi, che scalpita per riaprire scuole e fabbriche in una fase in cui non conosciamo ancora il decorso della pandemia e in cui vigono rigidissime e sofferte norme di distanziamento
sociale.

L’invito che rivolgiamo a tutti, Sindaci, esponenti politici del territorio, autorità nazionali
preposte al controllo dello stesso è di abbassare i toni, azzerare polemiche e lasciare ai medici,
agli infermieri, agli ausiliari e a chi li dirige di svolgere serenamente il proprio compito,
senza stressare oltre il dovuto una macchina davvero già pesantemente in sofferenza, per
colpe altrui e per un governo nazionale che ancora cerca le forniture di mascherine con
consip e burocrazia varia, quando la gente muore e si ammala con la rapidità che abbiamo
visto.

Non ci sono solo gli ammalati di COVID-19, esiste un’ordinarietà riguardante gli altri
ammalati, anch’essi di gravi patologie neurologiche, chirurgiche, cardiologiche, pediatriche, etc., che certo non possono essere abbandonati al proprio destino in ragione dell’emergenza.

Per parte nostra, apprezziamo il lavoro svolto dall’azienda 4 e da tutta la dirigenza saremo al
suo fianco contro ogni tentativo di sciacallaggio politico. Se una proposta o un consiglio sommessamente possiamo rivolgere è quello di verificare a brevissimo l’opportunità di attrezzare l’edificio ex CiSS di Pergusa per attività a supporto dell’emergenza, siano esse di natura curativa e operativa, ovvero di quarantena e riabilitativa, insistendo con la Regione affinché in tal senso si possa procedere in tempi veloci, a patto che tutta la politica remi in una sola direzione, per una volta, in questa provincia.
I Gruppi Consiliari Amare Enna, Francesco Colianni, Francesco Comito e Giusy Firrantello,
Enna Rinasce, Gianpiero Cortese, Dante Ferrari, Biagio Scillia, Maurizio Tornabene, gli
Onorevoli Paolo Colianni e Ugo Grimaldi.

 

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