Politica

Enna: Dipietro dà il ben servito agli assessori di Italia Viva? Salerno, Pd, si tira fuori dal totocandidature a sindaco

Sembra ormai certa la rottura fra Italia Viva e il sindaco Maurizio Dipietro. Tanto è vero che ormai in città gli ambienti politici si pongono solo una domanda. Gli assessori renziani, Paolo Gargaglione e Salvina Russo, si faranno da parte o nelle prossime ore sarà il primo cittadino a dare loro il ben servito? Il confronto è ormai arrivato ai titoli di coda con i renziani che pongono una pregiudiziale politica: niente leghisti nelle liste a sostegno del sindaco. Quando invece proprio Dipietro ha recentemente accordato il suo assenso ad un patto con i due consiglieri di Salvini, Cuci e Savoca. Una delle liste di riferimento farà posto ad alcuni candidati della Lega che quindi non proporrà alle elezioni del 4 e 5 ottobre il suo simbolo nella scheda elettorale. Di per se è una decisione che spiazza gli osservatori politici. Come mai un partito in ascesa che recentemente ha avuto assegnato un assessorato di peso nel governo regionale e con il suo leader nazionale che punta a distruggere il governo Conte per arrivare a nuove elezioni non coglie l’occasione in città per innalzare al vento il suo stendardo e dare un forte segnale di identità politica all’elettorato con proprie liste e un proprio candidato a sindaco? Sarà la Lega ennese a dare risposte in tal senso. Italia Viva invece ribadisce con forza, ponendola come una priorità politica, di non voler intrattenere alleanze con i salviniani. Posizione rispettabilissima ma che non coincide con le necessità elettorali del sindaco Dipietro impegnato a rafforzare la sua coalizione ed infatti ai renziani non la vorrebbe dare vinta. Le cattive lingue dicono che sotto sotto sono gli obbiettivi politici a non coincidere più e che quindi tutti e due sono alla ricerca di un quid per rompere l’alleanza. E sempre le cattive lingue ricordano che qualche settimana fa gli stessi renziani avevano già aperto un altro fronte con la richiesta di far scendere in trincea tutti gli assessori con una loro candidatura in consiglio comunale. Ma sapevano bene che era una richiesta poco gradita dentro l’entourage del sindaco infatti cozzava e cozza apertamente con i progetti dei lombardiani che non intendono candidare il loro assessore di punta, Francesco Colianni, per riservargli la poltrona di regista di gara. Una sorta di super partes fra chi intende sedere a Sala d’Euno. Tanto è vero che proprio dai lombardiani arriva la spinta decisiva al sindaco: “Facciamo presto e iniziamo a lavorare compatti per l’appuntamento elettorale”. Come dire se ce lo dobbiamo togliere questo dente facciamolo subito. In definitiva l’impressione è di essere proprio davanti ad un divorzio al quale manca solo un numero di protocollo. Ma se così sarà dentro Italia Viva si registrerà una frattura. Infatti le componenti che fanno capo a Paolo Gargaglione e Mario Alloro sono per il “niet” alla Lega e quindi rottura. Non condivide tale linea Rosalinda Campanile, vicinissima al senatore Faraone pretoriano di Renzi in Sicilia, che rimane fedele al primo cittadino. Prossimo scenario? I renziani ai nastri di partenza con un proprio candidato a sindaco e una propria lista. Gongola il Pd che in questo modo vede la coalizione nemica perdere parte dell’armata e l’ipotesi ballottaggio farsi sempre probabilità più concreta. Anche se proprio il Pd continua a navigare a vista considerato che non ha ancora ufficializzato il candidato sindaco e che in queste ore radio fante ha battuto un’ultima pesante indiscrezione. Cataldo Salerno, numero uno della Kore, si sarebbe definitivamente fatto da parte nella corsa alla candidatura a primo cittadino. Permane quindi l’ipotesi di una candidatura di Elio Galvagno, ex deputato regionale e attuale sindaco di Centuripe, o una fra i consiglieri. In questo caso sembra forte l’ipotesi rosa con Stefania Marino e Tiziana Arena su tutti. Ma dentro il partito del segretario Di Gangi c’è chi giura che alla fine il candidato a sindaco ha già un nome e un cognome: Mirello Crisafulli. Il M5S è chiamato adesso a confermare o meno la candidatura già ipotizzata di Cinzia Amato mentre Maurizio Bruno a capo di una esperienza civica, Cives, è sempre più intenzionato a scendere in campo per l’appuntamento di ottobre. I prossimi giorni cominceranno a dare risposte.

Paolo Di Marco

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