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GESTIONE ECOSISTEMICA DELLE AREE VERDI URBANE: ANALISI E PROPOSTE PER LA CITTA’ DI ENNA

L’iniziativa che si prefiggono gli allievi dell’Istituto Tecnico Agrario “Abramo Lincoln di Enna”  coadiuvati dai Prof. Nicola Tamburo e Carmelo Grippaldi  è quella di elaborare riflessioni e formulare proposte potenzialmente utili ad informare una visione piu’ organica ed una lettura piu’ integrata del tema del verde urbano a Enna. Una visione, cioè, che ne esprima la dimensione trasversale – e non esclusivamente di settore – rispetto alle complesse tematiche ambientali, sociali ed economiche che insieme tessono quell’importante obiettivo politico e culturale che è la sostenibilità urbana della Città.

Le aree verdi urbane rappresentano una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita in città. Oltre alle note funzioni estetiche e ricreative, esse contribuiscono a mitigare l’inquinamento delle varie matrici ambientali (aria, acqua, suolo), migliorano il microclima delle città e mantengono la biodiversità. Il verde in città, oltre a migliorare il microclima e la salute dei cittadini, permette di valorizzare e riqualificare luoghi abbandonati, creando occasioni di incontro e scambio utili a sviluppare relazioni umane nelle comunità di quartiere. In tutto il mondo stiamo assistendo a una vera e propria rinascita green, grazie a interventi su media e grande scala, ideati da architetti e paesaggisti in collaborazione con gli enti cittadini. Le aree di arredo urbano: svolgono un ruolo rilevante di riqualificazione dello spazio urbano ed oltre che per fini estetici possono essere utilizzate come spartitraffico, aree di sosta, rotonde e, in alcuni casi, come barriere antinquinamento.

Per la sua posizione geografica Enna Bassa è sempre stata una zona di passaggio obbligato per tutti coloro che dovevano raggiungere le zone orientali e occidentali dell’isola. Allo stato attuale nella città si possono notare i segni di un insediamento privo di regole: edifici collocati all’interno di spazi erbosi, assenza di piazze intese come punti di riferimento, carenza di servizi e infrastrutture ecc.. In questo contesto la facoltà di architettura, ingegneria, l’istituto tecnico agrario rivestano una grande importanza sia dal punto di vista culturale che politico costituendo una straordinaria occasione di confronto tra pubblico, università e cittadini. Per ovviare ai problemi reali di questa città occorrerebbe riprogettarne il futuro, attraverso soluzioni dettate dalle stesse potenzialità espresse dal luogo. Una delle proposte che si potrebbero fare è l’uso dei prati verdi e bordure con fiori esotici al posto dell’oleandro  nello spartitraffico che si trova alle spalle del “quadrivio adiacente Piazza F.lli Di Dio Martiri della Libertà”. In aggiunta, con delle piantine di bosso si potrebbe fare una scritta “benvenuti a Enna” così da abbellire ulteriormente l’area.

Un ulteriore area molto ampia ed interessante da riqualificare è l’aera verde completamente abbandonata adiacente all’università Kore e Campo di atletica leggera “Tino Pregadio” si tratta di un’area da adibire a parco urbano ancora oggi poco strutturata e definita, uno spazio di risulta, residuo e incolto, dove di recente l’amministrazione locale, ha pensato di mettere a dimora delle essenze  arbustive ed arboree ( biancospino, corbezzolo, Cipressi, ecc. )  senza una adeguata pianificazione urbanistica  e non  idonee per la costituzione di un parco urbano.

Un altro problema è legato alla presenza lungo la via Salvatore Mazza adiacente all’Università e IIS Abramo Lincoln di grossi alberi di Pino Domestico con problemi di stabilità dovuta all’età e al fuoco con un alto grado di pericolo di caduta e di rischio associato. Ecco perché nasce l’esigenza di studiare le effettive relazione tra esso e ciò che lo circonda. Questa infatti potrebbe rappresentare un importante opportunità, dato che è un’area molto vasta, si potrebbe pensare alla creazione di un intervento che permetta la “costruzione di una pausa” in un tessuto che appare fortemente urbanizzato senza un principio insediativo ben delineato. Si potrebbe pensare alla riconfigurazione dei margini del parco nel tentativo di restituire l’area verde sia al quartiere, sia alla citta, che al territorio. Sarebbe interessante progettare un sistema di accessi e collegamenti tali da facilitare il flusso pedonale oggi del tutto assente in modo tale da pensare un parco in continuità con la città creando servizi e funzioni utili alla vita di tutti i giorni. Un parco ricreativo ricoperto di  alberi aiuole e prati  dove portare bambini a giocare, far fare passeggiate al cane e leggere un libro nella più totale serenità e avvolti completamente nella natura.

Un ulteriore miglioramento urbanistico si può effettuare alle spalle del campo di atletica leggera adiacente ai Viali delle Olimpiadi e  Unità d’Italia. Qui infatti è presente una vecchia scalinata completamente distrutta che ristrutturandola abbellirebbe e non di poco il paesaggio circostante. Inoltre si potrebbero prevedere in quest’area una serie di terrazzamenti adibiti a dei giardini tematici.

Inoltre vaste aree boschive,   presenti lungo le pendici della Città di Enna, sono state percorse dal fuoco con conseguente distruzione di tutta la vegetazione, del microclima e modificazione della stabilità del suolo,  struttura e architettura del soprassuolo forestale. Vi è l’impellente necessità di effettuare interventi selvicolturali di ricostruzione della vegetazione forestale per  messa in sicurezza del territorio e per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici.

Da qui la convinzione che un maggiore sviluppo del tema ed un’analisi critica delle attuali “politiche” del verde possano rivelare prospettive interessanti per una nuova cultura del verde in città di Enna capace di riconoscere, rispettare e valorizzare il patrimonio naturale che sopravvive nelle nostre città.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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