Attualità

I ragazzi del noviziato dell’Enna 2 colorano due panchine di rosso ad Enna Bassa per ricordare tutte le donne maltrattate

“È Natale se vi prendete cura della madre e delle donne, ancora fin troppo silenziate, maltrattate e violentate, mentre invece sono loro a generare la vita”.  Grazie a questa frase dell’autrice Francesca Cavallaro, i ragazzi del noviziato dell’Enna 2, guidati da Patrizia Ausiello, Giuseppe Di Dio Faranna e Anna Maria Viavattene, hanno realizzato un’impresa che li ha portati a riflettere sul senso del Natale in chiave sicuramente innovativa. Hanno parlato del difficile ruolo della donna nella nostra società. Di come ancora oggi sono sempre molto più frequenti i casi di violenza che interessano proprio la donna. Hanno ricordato anche la giovane Vanessa Scialfa uccisa dal suo fidanzato. E pensare che è proprio grazie al si di una donna, Maria, che per i cattolici ha inizio la storia di salvezza dell’umanità. Ed è proprio grazie alle donne che ancora oggi si perpetra il miracolo della vita.

Da queste riflessioni, i giovani hanno sentito forte il bisogno di confrontarsi con chi ha da sempre affrontato questo tema: l’associazione Donne Insieme Sandra Cresciamanno. Il 12 dicembre i ragazzi online, insieme ai loro capi, hanno incontrato la presidente dell’associazione Maria Grasso e l’avvocatessa Carmela Mazza.

Il 18 e 19, invece, i ragazzi hanno colorato di rosso due panchine site in piazza f.lli Di Dio martiri della libertà ( quadrivio enna bassa) e in via Piemonte nelle prossimità della sede della branca RS e Noviziato dell’Enna 2. Un impegno concreto nei confronti del territorio di riferimento.

L’attività è stata autorizzata e accolta in modo molto positivo dall’amministrazione comunale e nello specifico dall’assessore Giovanni Contino.

L’attività continuerà dopo le vacanze di Natale con l’inaugurazione ufficiale delle due panchine attraverso una cerimonia.

“Uno strumento indicato dal Regolamento per i Novizi è l’impresa – dichiara il capo Patrizia Ausiello-, cioè una attività pratica limitata nel tempo ma intensa. Abbiamo voluto far celebrare ai ragazzi un Natale alternativo che coinvolgesse loro ma anche il territorio dove svolgono le attività. I ragazzi hanno centrato la loro attenzione sulla donna, oggetto, molto spesso, di violenze di tutti i tipi. Come educatori siamo convinti che bisogna educare i giovani fin piccoli.  La “Donna ” fin dal suo “Eccomi” biblico è stata sempre fonte di vita e di salvezza”.

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