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TRENTACOSTE: RETI COLABRODO, ACQUA A SINGHIOZZO E SPESSO TORBIDA, NELL’ENNESE IL SERVIZIO IDRICO È INDEGNO

 “Le famiglie della provincia di Enna sono tra le più tartassate d’Italia per i costi del servizio idrico e tra quelle che soffrono maggiormente le interruzioni nell’erogazione. Inoltre, il territorio continua a registrare alcune tra le più elevate perdite (dispersione pari al 48,8%, un dato decisamente allarmante) e in molti comuni, il servizio di distribuzione dell’acqua è ancora lontanissimo dall’essere quotidiano e H24, come promesso e come avviene nel resto del Paese. Eppure, i costi in bolletta restano altissimi: a Enna si arriva a € 715 l’anno contro la media nazionale di € 426”. Non si fermano le denunce del senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste che dall’inizio del mandato si sta occupando della gestione “a dir poco discutibile” del servizio idrico da parte del gestore AcquaEnna. Le accuse prendono spunto da quanto rivelato dall’ISTAT nel rapporto pubblicato in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua.
“Appare evidente – aggiunge Trentacoste – che ad oggi la gestione del servizio idrico, nell’Ennese, perfetta rappresentazione di un sistema politico-affaristico-clientelare, non rispetti alcun criterio di efficacia, efficienza ed economicità”. E va avanti: “come se non bastasse, gli utenti della provincia di Enna hanno subìto ulteriori disagi, quali il distacco di centinaia di contatori senza alcun preavviso (è doveroso ricordare che per quanto le morosità vadano penalizzate, trattandosi di un bene primario, AcquaEnna non può procedere al distacco dei contatori, come purtroppo è consueta fare). E ancora, la ricorrente erogazione di acqua torbida. Abbiamo denunciato più volte l’acqua impura che arriva nelle case dei cittadini dell’Ennese, una vergogna alla quale il gestore pare non intenda porre fine. I profili social di moltissime persone, sono spesso pieni di foto che denunciano l’ignobile stato dell’arte. In ultimo, non possiamo non parlare della pessima esecuzione dei lavori di manutenzione e adeguamento della rete idrica e degli impianti, con strade dissestate, buche rattoppate malamente, locali commerciali invasi da acque fognarie e cedimenti strutturali di strade ed edifici”.
“Entro il 31 dicembre scorso, – conclude il parlamentare Cinquestelle – il Consorzio d’Ambito ATO 5 Enna avrebbe dovuto presentare ad ARERA una relazione sugli investimenti programmati per il periodo 2014-2017. Chiediamo, quindi, cosa sia emerso dalla relazione, anche perché solo attraverso la realizzazione di queste opere sarà possibile contenere le dispersioni idriche e le continue interruzioni del servizio e giungere, così, a una riduzione della tariffa che risulta oggi estremamente e ingiustificatamente onerosa per i cittadini dell’Ennese. L’acqua non è solo un bene primario, ma anche estremamente prezioso, per questo il Movimento 5 Stelle, da sempre, conduce una battaglia perché il servizio torni ad essere pubblico”.
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