Attualità

Il PD apprende favorevolmente la notizia dell’imminente riapertura a Nicosia della chirurgia

I Segretari dei circoli del Partito Democratico di Nicosia/Villadoro, Troina, Cerami, Gagliano C.to, Sperlinga, congiuntamente al Segretario Provinciale accolgono favorevolmente la notizia della disponibilità espressa dai vertici dell’ASP, perché in tempi brevi venga ripristinata l’attività chirurgica in regime di emergenza/urgenza presso l’U.O.S.D. di chirurgia generale dell’Ospedale C. Basilotta di Nicosia.

Vogliamo ringraziare, a tal proposito, il Dott. Salvatore Puglia che, appena nominato responsabile dell’U.O.S.D. di chirurgia generale del P.O. Basilotta, ha chiesto il ripristino immediato dell’attività del reparto.

Le difficoltà che gli utenti stanno affrontando dal 10 aprile sono notevoli. Basti pensare che si avvalgono dei servizi sanitari dell’Ospedale di Nicosia gli abitanti di un vasto comprensorio comprendente la zona nord della provincia di Enna e numerosi comuni circostanti nebroidei e madoniti delle provincie di Messina e Palermo.

Diventa impensabile poter considerare il P.O. Chiello di Piazza Armerina come unico presidio sanitario per le emergenze chirurgiche dell’intera provincia di Enna (pur essendo dotato di validissimo personale sanitario), in quanto gran parte dei pazienti dovrebbe affrontare distanze di oltre cento chilometri, per la cui percorrenza occorrerebbe un tempo di almeno due ore.

Siamo impegnati, insieme ai cittadini e alle altre forze politiche perché, anche in questa fase di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19, venga garantita la tutela della salute a tutti gli abitanti della provincia di Enna e venga potenziato sempre più nei suoi servizi il ruolo svolto dal presidio ospedaliero C. Basilotta di Nicosia.

Restiamo fermamente convinti che l’Ospedale di Nicosia e l’IRCCS OASI MARIA SS di Troina, rappresentano due punti di riferimento per la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza sanitaria alle popolazioni della parte Nord della provincia di Enna e di un vasto territorio circostante, che oggi vivono il dramma dello spopolamento e della crisi economica, aggravata drammaticamente dall’epidemia da Covid-19, e che, sempre con orgoglio e dignità, vogliono affermare il diritto di continuare a vivere nei luoghi dove sono nati e mantenere viva la speranza per il loro futuro.

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