Attualità

E’ Sebastiano Fazzi il nuovo presidente del consiglio dell’Ordine degli architetti

A seguito delle elezioni per il rinnovo tenutesi il 29 e 30 aprile 2021, si è rinnovato il Consiglio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Enna. 

Nove i consiglieri eletti di cui 8 della sezione A ed 1 della sezione B. 

Grazie al raggiungimento del quorum si è avuta una solo tornata di votazioni e sono stati eletti per la sezione A: Sebastiano Fazzi, Pasquale Ingala, Andrea Passero, Ennio Palermo, Concetta Nadia Fornieri, Felice Castrogiovanni, Paolo La Delia, Gaspare Patelmo e per la sezione B: Giuseppe Nicola Candolfo. 

L’insediamento del nuovo consiglio è avvenuto venerdì 28 maggio, e durante la sua prima seduta sono state attribuite le cariche: Sebastiano Fazzi è stato designato Presidente, già componente dello scorso Consiglio nel quale è stato responsabile dell’organizzazione di eventi culturali nonché componente del Gruppo Operativo Nazionale Concorsi; è stato nominato vicepresidente Pasquale Ingala già componente dello scorso Consiglio; è stata affidata la carica di Tesoriere ad Ennio Palermo già componente dello scorso Consiglio; è stato scelto come Segretario il pianificatore Paolo La Delia. 

Il presidente eletto ha ringraziato il presidente uscente Antonino Rizza e tutto il Consiglio per i risultati raggiunti e per il per clima di grande condivisione che si è respirato durante il quadriennio trascorso. Ha sottolineato come il consiglio in carica si pone in continuità con quanto fatto nello scorso mandato. Il ruolo che gli architetti sono chiamati a svolgere in questo preciso momento storico – prosegue – è quello di dare un fattivo contributo nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che affronterà il tema della riqualificazione e della transizione ecologica delle città e del miglioramento della qualità della vita. Auspichiamo – continua – che le Amministrazioni ed i Governi Locali ma anche il Governo Nazionale, diano il giusto valore alla centralità del progetto ed alla qualità dello stesso. Siamo certi infatti che i criteri di selezione legati a logiche di ribasso percentuale, non riescano a garantire le auspicate qualità progettuali e, come previsto dalla normativa vigente nel caso dei concorsi di progettazione in due gradi, bisogna fare in modo che anche le nuove generazioni di progettisti possano avere un ruolo da protagonisti, in particolar modo in questa nuova fase che durerà fino al 2026.  In quanto alle semplificazioni di cui tanto si parla in questi giorni, crediamo sia necessario intervenire non per deroghe ma per modificare il codice dei contratti puntando alla centralità ed alla qualità del progetto, garantendo la semplificazione dell’intero iter di esecuzione delle opere pubbliche, dalla programmazione al collaudo dei lavori.

Il Consiglio neo eletto resterà in carica fino al 2025.

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