Attualità

Dai ali alla legalità. La forza di essere onesti per provare a creare una società più giusta e legale

Numerosi gli appuntamenti che hanno coinvolto le scuole del capoluogo. Bilancio positivo del progetto

Dai ali alla legalità è il titolo di un progetto che in questi giorni anima la città di Enna e che vede le scuole superiori in rete, con la capofila, l’I.P.S. “Federico II”, guidato dalla preside Giusi Gugliotta, impegnate in attività di formazione, conoscenza, e creatività diffusa, tali da coinvolgere gli studenti in momenti di alto valore civile: la finalità è quella di creare una coscienza forte, in grado di contrastare il fenomeno mafioso, nei suoi molteplici aspetti.

Il 10 maggio presso l’auditorium Falcone Borsellino della Procura della Repubblica, ospiti del Procuratore, Massimo Palmeri, e del Presidente del Tribunale Cesare Zucchetto, si è svolto un toccante incontro con Antonino Vullo, unico superstite della strage di Via d’Amelio, e i familiari delle vittime di mafia nei due attentati in cui persero la vita Borsellino e Falcone: Brizio Montinaro fratello di Antonio, e l’ispettore Luciano Traina, fratello di Claudio.

“Proviamo a toccare la dimensione emotiva di questi ragazzi, sostiene la prof.ssa Rossella Trovato, coordinatrice del progetto, per far sì che il rifiuto della mentalità mafiosa, si radichi nella coscienza dei giovanissimi. Solo agendo in questa direzione, come auspicava lo stesso Paolo Borsellino, si potrà battere la Mafia. Ecco spiegato il sottotitolo del progetto che accosta voci, vite, storie”.

“Quest’anno, ribadisce la dirigente scolastica Giusi Gugliotta, abbiamo puntato decisamente sulla narrazione di vite di donne e uomini morti per mano di Cosa nostra. Lo abbiamo fatto per tenere viva e salda la Memoria: storie tragiche del recente passato servono a mostrare una strada efficace, quella orientata alla riproposizione dei comportamenti virtuosi, che insistono sulla forza dell’essere onesti per provare a creare una società più giusta e legale”.

Forte del partneriato di associazioni che si distinguono per la centralità di temi inerenti il contrasto alla mentalità mafiosa, l’I.P.S. “Federico II”, con il sostegno dell’assessorato all’Istruzione e alla formazione regionale, con Agende Rosse, Terra Matta, Libera contro le mafie presidio di Enna, Bedda radio, la Procura della Repubblica, il Tribunale di Enna, i dirigenti scolastici e i docenti referenti, ha lanciato questo progetto coinvolgendo gli studenti in numerose attività che hanno scandito il tempo dell’intero anno scolastico.

Giorno 14 maggio le scuole in rete hanno accolto e ascoltato con attenzione ed entusiasmo la testimonianza di Fiammetta Borsellino, figlia minore del magistrato che, al teatro Garibaldi, ha raccontato con semplicità e profondità l’uomo, il padre, il giudice, fornendone un ritratto vivo e toccante e suscitando nei ragazzi commozione e curiosità, sfociate in domande dirette a cui Fiammetta ha risposto con semplicità, aggiungendo dettagli, riflessioni personali e relative all’esito del percorso giudiziario dell’inchiesta sulla morte del padre e degli agenti della scorta, il 19 luglio 1992. “Un abbraccio collettivo dei giovani delle scuole di Enna è stato il caloroso saluto a Fiammetta” – ha sottolineato l’assessore all’istruzione, Francesco Colianni- “che ha trasformato l’incontro in uno straordinario momento di crescita “.
-Mercoledì 15 è stata la volta dell’inaugurazione della stele poliedrica presso la sede del Tribunale di Enna: alla presenza del Procuratore Palmeri e del Presidente Zucchetto, la preside Graziella Bonomo, docenti e alunni hanno spiegato la valenza artistico simbolica e le fasi di realizzazione del manufatto artistico che è stato inaugurato insieme ai familiari di Elisa Valenti, giovane vittima di mano mafiosa uccisa a Leonforte qualche anno fa.

La scuola capofila oltre ad avere partecipato come consuetudine il 18 gennaio alla festa del compleanno di Paolo, che ogni anno si tiene al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, con una performance teatrale, ha allestito un laboratorio permanente per la formazione dei giovani allievi attori con un progetto PON guidato dalla professoressa Elisa Di Dio in qualità di esperta, e dalla docente Lucia Stivala come come tutor: con questo spettacolo è stata aperta la manifestazione di giovedì 16, una kermesse finale che vede impegnate tutte le scuole. Un momento di straordinario coinvolgimento dei ragazzi, veri protagonisti della giornata. L’IIS Lincoln, guidato dal ds Angelo Di Dio, ha presentato un libro nato dalla riflessione dei ragazzi sulle storie di vittime di mafia cosiddette minori, ma che tali non sono, nomi che meritano che sia fatta luce sulle loro vicende, soprattutto donne e bambini. Il docente referente, professore Dario Cardaci ha ribadito l’emozione e la voglia di recuperare frammenti di vite e volti di coloro i quali che hanno combattuto la Mafia pagando con la vita la coerenza e l’onestà.
Cinque minuti invece è il titolo del monologo presentato da Ginevra Camarda della IV A ginnasio del Liceo classico N. COLAJANNI accompagnata al clarinetto, da Cristiana Pisano, del liceo musicale. La memoria legata a Rita Atria, giovanissima testimone di giustizia, è stata ritrovata in un assolo per voce e musica che rievoca la sua drammatica vicenda di giovane che rifiutando la mentalità mafiosa ha consentito di fare luce sulle trame e gli intrecci fra mafia e politica
Il liceo musicale ha proposto un intenso momento musicale guidato dalla professoressa Giovanna Fussone, con i docenti Giuffrida e Indovino, riscuotendo emozione e consensi grazie ai brani proposti spazianti da Cilea a Brecht al pop d’autore per un messaggio di pacificazione e contrasto alla mentalità mafiosa
liceo scientifico, con il docente referente, Don Giuseppe Rugolo, ha presentato il risultato del ciclo di seminari, tenutosi presso l’aula magna dell’istituto dal mese di febbraio con relatori qualificati che hanno affrontato questioni di rilievo con un alto livello di formazione offerto ai ragazzi dello scientifico e a quelli provenienti dalle altre scuole in rete.
Il liceo delle scienze umane guidato dalla professoressa Mariangela Savoca ha proiettato un filmato che costituisce la documentazione del percorso svolto sulle tracce della figura del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, caduto a Palermo insieme alla moglie, nel 1982.
liceo artistico ha presentato una narrazione rivissuta attraverso i quadri dipinti dagli stessi allievi in forma di cunto e con un cantastorie a scandire la storia di Elisa Valenti. Presenti in sala, oltre le massime autorità, anche la ds Silvia. Messina per il liceo classico N. COLAJANNI, la DS del liceo artistico, Graziella Bonomo, l’assessore Colianni-, il giornalista José Trovato autore di diverse pubblicazioni sul fenomeno mafioso. Lo spot di apertura è stato realizzato da Bedda Radio, i servizi e le interviste curate tanto da Bedda Radio quanto da Azzurra Tv. Il 17 maggio ancora un momento forte di riflessione con l’associazione Terra Matta e Libera, presso lo spazio SPE e la collaborazione dell’associazione Galaria. Gli studenti avranno modo di vivere l’esperienza della Biblioteca vivente grazie alla voce significativa di testimoni che racconteranno libri sul tema.

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