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Il coronavirus non ferma i progetti nelle scuole. Alla scuola primaria Neglia concluso il progetto “Uso e riuso”

Anche con la Didattica a Distanza i bambini delle classi terze della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “F.P. Neglia-N. Savarese” diretto da Marinella Adamo, guidati dalle loro insegnanti: Mariella Incarbona, Maria Di Dio, Rosa Barrile, M. Rita La Vigna, Concetta D’Urso, Fabrizio Liuzza, Cinzia Oieni, Luigia Gloria, Rosa Maria L’Acqua, Cristina La Monica, Cettina Campanile, Maria Letizia Scavuzzo e Francesco Falcone, hanno portato avanti il progetto “Uso e riuso: per il pianeta senza plastica” iniziato lo scorso novembre in occasione della Settimana Europea Riduzione Rifiuti e condotto nelle scuole ennesi dalla biologa Rosa Termine. Il progetto mira a rafforzare la consapevolezza della necessità della riduzione dei rifiuti, suggerendo degli esempi su come ridurre i rifiuti nella vita di tutti i giorni, adottando alcune abitudini sostenibili, oltre che mettere in atto il riuso come hanno fatto a casa gli alunni con il loro “riuso creativo” che hanno poi condiviso con la classe attraverso foto e video; hanno suggerito molte idee per dare vita a nuovi oggetti recuperando ciò che spesso viene gettato.

In questo momento il virus “SARS-Cov-2” che causa l’attuale pandemia “COVID-19” ci impone di usare i guanti monouso e le mascherine, ma occorre non aggravare il degrado ambientale da plastica del nostro Pianeta, pertanto al fine di evitare di disperderli (anche involontariamente) nell’ambiente, come raccomanda l’Istituto Superiore di Sanità, occorre innanzitutto chiudere fazzoletti di carta, mascherine e guanti in un sacchetto e conferirli nei rifiuti indifferenziati, mentre per il resto dei rifiuti occorre non interrompere la raccolta differenziata; si consideri, altresì, che nel periodo di epidemia c’è stato un notevole aumento degli imballaggi prodotti e utilizzati. Pare che in Italia nell’ultimo mese la domanda di imballaggi sia cresciuta più del 30%, proprio in seguito al forte incremento dei consumi alimentari.

“Da recenti stime, entro il 2050 la produzione di plastica sarà 4 volte maggiore i volumi attuali e sarà responsabile di oltre il 15 per cento del consumo mondiale di combustibili fossili, aggravando ulteriormente l’emergenza ambientale e climatica del Pianeta. L’obiettivo del Progetto di Educazione Ambientale è proprio quello di orientare i ragazzi verso abitudini e comportamenti corretti, finalizzati alla sostenibilità ambientale e alla tutela della salute pubblica, attraverso la promozione della raccolta differenziata dei rifiuti in ambito domestico e del loro Riutilizzo, Riciclo e Recupero. Non si tratta soltanto di prendere coscienza dei pericoli causati dalla crescita indiscriminata dei rifiuti, ma anche di proporre soluzioni e azioni individuali e collettive” dichiara la biologa Rosa Termine.

 

 

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