Attualità

Attività di inanellamento dei volatili a Pergusa

Due giornate intense presso la Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa, gestita dal Libero Consorzio Comunale di Enna, per le attività di inanellamento dei volatili a scopo scientifico svolte da Natalino Cuti, della Stazione Siciliana di Inanellamento, e da Rosa Termine, Biologa dell’Università “Kore” di Enna. La stazione pergusina di inanellamento è attiva a cadenza mensile dal 2003 ed è un’iniziativa coordinata dal prof. Bruno Massa, docente dell’Università di Palermo.

Con l’inanellamento ad ogni volatile, catturato momentaneamente con speciali reti nebbia, viene apposto alla zampetta un anello di metallo contenente un codice che permetterà di identificarlo in tutto il mondo; ciò consente studi su dispersione e migrazione, comportamento e struttura sociale, longevità e tassi di sopravvivenza, successo riproduttivo e crescita demografica.

Sono oltre 90 gli uccelli inanellati, nei giorni scorsi, presso la Riserva Naturale Pergusina, appartenenti a diverse specie, tra cui Cannaiole il cui livello di grasso accumulato era notevole dato che si preparano a lasciare il Lago per raggiungere l’Africa dove passeranno l’inverno. Altre specie inanellate sono state la Rondine, l’Usignolo, l’Usignolo di fiume, il Beccafico, la Sterpazzolina, l’Occhiocotto, la Capinera, la Cinciallegra, la Cinciarella e il Beccamoschino.

Quest’ultimo, protetto dalla Legislazione Italiana, presenta un piumaggio bruno-giallastro con striature longitudinali scure ed è uno degli uccelli più piccoli che abitano il continente europeo: misura circa 10-11 centimetri ed il suo peso non supera gli 8-9 grammi. Il fattore che più incide su conservazione e sopravvivenza di tale specie è sicuramente il clima, il Beccamoschino infatti risente particolarmente delle temperature rigide delle stagioni invernali; ulteriore fattore che minaccia la specie ed, in modo particolare, il suo habitat è costituito dall’intervento antropico (bonifiche, irrigazioni, prati stabili, distruzione degli incolti, pulitura delle rive dei canali, etc.) che può alterare pesantemente l’equilibrio ecologico degli ambienti che il Beccamoschino predilige.

Alle operazioni hanno assistito non solo il prof. Bruno Massa e ricercatori universitari provenienti da varie parti della Sicilia come Renzo Ientile dell’Università di Catania, ma anche diversi bambini; “L’inanellamento, oltre alla notevole valenza scientifica, permette di osservare da vicino volatili, anche molto elusivi, prestandosi molto a stimolare la curiosità dei bambini; poiché dalla curiosità ed attenzione verso ciò che è <<altro da noi stessi>> nasce rispetto e amore verso la diversità in generale, tale attività contribuisce anche ad orientare i futuri cittadini ad una maggiore sensibilità e responsabilità” dichiara Rosa Termine. Lo staff della stazione pergusina di inanellamento, inoltre, ha ringraziato l’Ente Autodromo, nella persona del Presidente Mario Sgrò, per la donazione di due nuove “reti nebbia” in sostituzione di quelle che erano state vandalizzate da ignoti lo scorso anno.

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