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ATTI ILLEGITTIMI E PREPOTENZA SULLE ISTITUZIONI: LA DENUNCIA DEL PD SULLA CONDOTTA DELL’AMMINISTRAZIONE DIPIETRO

Ieri è andato in scena uno degli spettacoli più tristi della storia politica di Enna degli ultimi anni.
Con un atto di prepotenza istituzionale, i consiglieri di maggioranza presentano un’Ordine del Giorno “a sorpresa” per invitare il Presidente del Consiglio alle dimissioni: una vera e propria minaccia rivolta alla seconda più alta Istituzione Cittadina, colpevole di non essersi piegata come altri ai ricatti politici ed al mercato della poltrona visto negli ultimi mesi.
Più volte è stato detto in aula dagli stessi Consiglieri di maggioranza che il Presidente ha egregiamente assolto ai suoi doveri tuttavia il messaggio è apparso chiaro: o stai con noi o la tua testa salta o meglio, parafrasando quanto detto ieri, “se vuoi che si ritiri questo documento, devi stare in maggioranza”. Un ricatto vero e proprio ad una figura che è e deve essere super partes, estranea alle vicende amministrative che attanagliano un progetto politico ormai al capolinea.
Nessuna morale, nessun rispetto delle regole, solo la forza bruta dei numeri e delle poltrone muove l’azione politica dei gruppi di maggioranza in Consiglio: gli stessi gruppi, che in maniera illegittima , contravvenendo all’articolo 21 comma 2 dello Statuto del Comune, hanno eletto in maniera illegittima il vicepresidente del Consiglio Vasco (la vicepresidenza, per regolamento, spetta alla minoranza ma legge al Comune di Enna per nostra sfortuna non è uguale per tutti.
Così come non sono uguali per tutti le modalità di presentazione degli ordini del giorno: per ben due volte in questa consiliatura il PD ha chiesto di integrare gli O.d.G di Consigli Comunali già fissati ma mentre per noi la risposta è stata negativa, per la maggioranza ieri non ci sono stati problemi: i numeri, non le regole, sono l’unica cosa che conta.
Eppure i nostri cari amministratori dovrebbero sapere che i numeri non sono per sempre. Ieri un altro consigliere comunale abbandona il gruppo di Italia Viva per aderire al misto: un altro segnale di fragilità? Fino a quanto reggerà questa compagine? Fino a quanto questa amministrazione avrà “i numeri” per agire non solo in barba alle più basilari regole di buona condotta politica ma anche e soprattutto contravvenendo alle norme (si veda il caso del Vicepresidente Vasco di cui sopra) ?
Il tempo è galantuomo ma una cosa è certa: in questo valzer delle poltrone, dei ricatti, dei mezzucci, noi avremo sempre una posizione chiara e ferma nel contrastare metodi della politica che non ci appartengono.
Il capo gruppo del PD
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