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Aquiloni apre la rassegna teatrale “Kore…U teatro” alla casa di Giufà di Enna Bassa

Scrivere di teatro non è semplice, richiede esperienza ed io non credo di averne a sufficienza per potermi permettere di parlare in positivo peggio ancora in negativo, dell’operato di professionisti.

Però da spettatore posso raccontare le emozioni che suscita uno spettacolo teatrale. Vi racconterò le mie naturalmente, ma a giudicare dai commenti raccolti a fine serata, credo che siano largamente condivisi.

“Aquiloni” che ha aperto la rassegna teatrale di “Kore …. U teatro” alla casa di Giufà, è stato uno spettacolo commovente, ricco di significato, particolarmente suggestivo. Aquiloni è la storia di un incontro tra un uomo e una donna che nascondono un segreto più potente della vita e della morte, più emozionante dell’amore.

Una scenografia povera che ha maggiormente permesso di non distogliere lo sguardo dai due attori:  Francesco Bernava e Alice Sgroi. Le musiche di sottofondo di De Andrè, un tuffo nel passato, hanno dato quel tocco particolare a tutto lo spettacolo.

La storia narra di un incontro tra Salvatore (detto Salvo) e Maria (detta Meddy). Salvo è figlio di una suora cresciuto in convento in mezzo alle consorelle delle madre. Un uomo dallo sguardo puro verso il mondo. Un bambinone genuino e semplice.

Meddy, al contrario, è una donna dura dalla vita difficile. Per vivere fa la prostituta. Fa odore di uomo perchè ognuno “odora di ciò che vive”. Ha una figlia, ama la musica e le storie dei suoi clienti sono la sua vita.

Un incontro insolito tra i due. L’ingenuità di lui e la durezza di lei diffidente nei confronti del mondo e soprattutto nei confronti degli uomini. Due aquiloni che vagano su questa terra alla quale restano comunque ancorati. Hanno bisogno del  dolore del distacco per prendere il volo.

Due universi diversi, lontani ma che alla fine si ritrovano. Aquiloni è contemporaneamente una storia antichissima e nuovissima, religiosa e carnale, di terra e di aria, di acqua e di vino, di freddo intenso e di caldo afoso, di vodka e di coca cola…

Salvo e Meddy vagano su questa terra come due aquiloni.. che leggerissimi rimangono più pesanti dell’aria, ambiscono al cielo ma sono legati alla terra attraverso un filo, volano ma solo sfruttando la forza generata dal vento…

La regia è di Nicola Alberto Orofino

Un bel momento di cultura quello che i presenti hanno vissuto ieri sera. Adesso il prossimo appuntamento è il 28 marzo con lo spettacolo “Eduardo Remix”.

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