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Agente di politizia Penitenziaria positivo al Covid. Altri 10 colleghi stanno già male

È risultato positivo al Covid-19 un agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Enna. L’uomo sembra che sia già ricoverato presso l’ospedale Umberto I di Enna.

Anche 10 suoi colleghi presenterebbero i classici sintomi del covid-19 con febbre alta e difficoltà respiratorie.

Questa federazione è molto preoccupata per la situazione che riguarda gli istituti della Sicilia ed in particolare Enna – dichiara Francesco D’Antoni segretario nazionale Unione sindacati Polizia Penitenziaria. Giova puntualizzare, sul punto, che nei confronti di circa dieci unità di Polizia Penitenziaria, affette da stato febbrile, alcune di essi anche con difficoltà respiratoria, la direzione non è intervenuta affinché fossero eseguiti accertamenti diagnostici utili ad evitare che gli stessi potessero contagiare quanti operano nel penitenziario. Ieri,purtroppo, si è appreso che un Agente, dopo aver eseguito i controlli a cui si era sottoposto autonomamente, è risultato positivo dal COVID-19.
Conseguentemente, il personale che ha svolto servizio con lo sfortunato collega ha manifestato tutte le proprie preoccupazioni, richiedendo il riconoscimento delle tutele previste dall’Ordinamento giuridico, oltre che gli interventi ritenuti utili da questa compagine sindacale.
Da tale infausta notizia è scaturita un’attività del comando di reparto, volta ad individuare i nominativi di quanti abbiano avuto contatti con lo sfortunato collega, ad esito della quale parrebbe siano stati esclusi alcuni di quelli particolarmente esposti. Per quanto è dato sapere, inoltre, circostanza che se confermata avrebbe una gravità assoluta, nessuno degli appartenenti al Corpo è stato sottoposto ad uno screening da parte del medico competente ai sensi del D.lgs. 81/2008 per valutare la possibile esposizione a rischio di contagio per sé o per altri, procedura prevista dalla recentissima circolare del Capo del Dipartimento, Prot. n. GDAP20.03.2020.0085149.U., in altri termini non risulta sia stata attuata una seria valutazione per scongiurare il rischio che il virus si diffonda maggiormente tra
i lavoratori. In virtù dei fatti appena esplicitati si chiede che la direzione di Enna coinvolga, con urgenza, le Autorità Sanitarie, al fine di far effettuare a tutto il personale impiegato nei servizi i “tamponi”, così da identificare anche eventuali soggetti asintomatici e contenere il più possibile il contagio tra questi operatori, mettendo in serio rischio l’Istituto, cui oggi il territorio non può rinunciare”.

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