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Fuori i nomi di chi ha preso il bonus Covid di 600 euro

Al diavolo la privacy. C’è un interesse nazionale, di ogni singolo cittadino, che supera qualsiasi barriera, la vergogna degli approfittatori. Non sarebbero solo 5 parlamentari-partite Iva che hanno chiesto e ottenuto dall’Inps il bonus Covid di 600 euro ci sarebbero nel vergognoso elenco, venuto alla ribalta grazie a Repubblica, altri politici fra assessori, consiglieri regionali e governatori. Da considerare invece i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali che nella stragrande maggioranza dei casi non godono di rimborsi fantascientifici. Comunque i nomi sono tutti nella cassaforte dell’Istituto di previdenza per rispetto della privacy. Negli anni questi nostri “poco onorevoli” deputati e senatori ci hanno dato più volte prova di malversazione nella gestione delle casse pubbliche ma mai si erano spinti così oltre. Proprio loro che intascano oltre 12 mila euro al mese hanno chiesto e ottenuto dallo Stato un aiutino di 600 euro per titare avanti. Un sostegno destinato al mondo delle partite iva in difficoltà. Non c’è scusante è vergogna totale, immensa, e come tale deve essere pubblica. Non c’è nulla di illegale ma tanto di indegno. Hanno tradito il mandato popolare; lo status li pone come esempio per un’intera nazione e loro di esempio lo sono stati davvero ma in negativo. L’indagine deve, però e comunque, allargarsi e segnalare tutti coloro che hanno redditi tali da superare agevolmente la fase di lockdown e che non hanno guardato indietro ed hanno messo il dito nella mamellata. Ogni cittadino italiano, in questo momento, deve sapere chi merita fiducia e chi no. Ribadisco, non siamo in presenza di illegalità ma di indecenza. La legge è stata fatta male e nessuno di questi cari patrioti può temere sanzioni, ma il disprezzo generale si. Deve essere noto a tutti chi ha la faccia tosta di appropriarsi di somme destinate a chi ha davvero bisogno. Adesso i parlamentari sono chiamati dalla coscenza nazionale a rimuovere, utilizzando qualsiasi iniziativa legislativa, gli ostacoli che bloccano l’Inps nel rendere pubblico l’abietto elenco. Sarebbe davvero insopportabile un nuovo insabbiamento. E da oggi in poi si faccia la stessa cosa con chi ha utilizzato altre provvidenze. È in questo modo che si realizza per davvero la grande casa di vetro che sentiamo citata in ogni discorso politico ma che ancora resta una pia illusione. Mettiamo da parte ogni ipocrisia e guardiamo in faccia la triste realtà. Nella nostra comunità il malcostume non è solo dilagante, è più che ricorrente. Va combattuto con tutti i mezzi e senza sosta.

Paolo Di Marco

 

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