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Ordinanza sindacale permetterà ai ragazzi diversamente abili di uscire. Per loro il sindaco Di Pietro ha pensato di aprire la villa Torre di Federico

Un’ordinanza sindacale permetterà ai bambini, ragazzi e adulti diversamente abili di uscire per poter svolgere un pò di attività fisica all’esterno. Lo ha annunciato questa sera il primo cittadino Maurizio Di Pietro che ha anche comunicato che sta predisponendo per loro l’apertura della villa Torre di Federico per permettere a questi ragazzi di poter fare un pò di attività fisica per loro necessaria. La notizia arriva proprio oggi che viene celebrata la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo.

La quarantena, infatti, non è uguale per tutti. In questo difficile periodo per tutti, chi sta soffrendo maggiormente sono sicuramente tutti i bambini, ragazzi e adulti con difficoltà. Pensiamo ai bambini autistici che all’improviso si ritrovano a casa senza poter neanche più beneficiare delle ore di terapia loro riservate.

“Per i soggetti con difficoltà relazionali e/o intellettive può essere assolutamente necessario uscire di casa, muoversi, passeggiare, ridurre la tensione attraverso l’attività fisica- dichiara Rosa Maria La Martina presidente dell’associazione EPLIS Onlus di Enna (associazione che rappresenta soggetti autistici e le loro famiglie della provincia di Enna). Bisogna capire che non si tratta di un capriccio, ma delle necessità di bambini e adulti con una differente organizzazione del sistema nervoso. Necessità di resettare i propri sensi, in modo da evitare o calmare un sovraccarico sensoriale che porta a comportamenti difficili da gestire, come atteggiamenti violenti rivolti verso gli altri e verso se stessi. L’ansia nell’autismo assume dimensioni a volte non controllabili, ed è sicuramente aggravata dalla reclusione forzata e dall’isolamento.
Non è minimamente in discussione la necessità per la popolazione di rimanere in casa in modo da arginare questa terribile epidemia. Tuttavia le difficoltà dei soggetti autistici potrebbero essere in parte alleviate permettendo loro (e a un accompagnatore, quando necessario) di poter uscire all’aria aperta, sempre nel rispetto delle regole imposte dalla gravità del momento.”

“I genitori di una persona con disabiltà – a dirlo è Marco Milazzo, presidente di Vita 21 Enna, l’associazione che offre sostegno alle famiglie con figli con la sindrome di Down – siamo spesso chiamati a trovare forza dove pensavamo non ci fosse. E’ un quotidiano a volte più difficile rispetto a quello di una famiglia “normale”, che spesso non ammette momenti di pausa per noi stessi e ci chiede totale dedizione per i nostri figli. Ma tutto ciò ci fa scoprire che le nostre creature sono un dono unico, che aumenta la nostra capacità di amare e di ricevere amore. Le conseguenze? Sono tante: poter vivere grandissime gioie per piccoli traguardi ottenuti, scoprire quanto importante sia la dimensione della comunità al di fuori delle nostre famiglie, la generosità, e, non ultimo, anche un grande senso civico, forse per il bisogno del riconoscimento di diritti fondamentali spesso disattesi.Sono certo che nessuno di questi genitori vorrà approfittare della possibilità di uscire con i propri figli, solo se necessario e nell’assoluto, rigoroso rispetto delle norme”.

 

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