Attualità

Spese pazze: Stato e Regione spendono per affitti ma possiedono immobili abbandonati da decenni

Per la verità la notizia, in sé per sé, non meriterebbe né un rigo né un commento poiché si staglia nell’ordinarietà pura. L’ho letta, però, sotto un’altra ottica e così la propongo. 

Domenica vagabondando sulla rete m’imbatto in un annuncio dell’Agenzia delle Entrate di Enna: ricercano locali in affitto.  La richiesta riguarda un immobile che abbia una superficie complessiva fra i 2.389 e 2.489 mq. Le disponibilità vanno presentate entro il 25 febbraio e l’immobile deve essere disponibile già dal primo giugno 2022. Come detto fin qui nulla di trascendentale, una notizia deboluccia che forse forse meriterebbe, si e no, una breve di sette righe. Di contro, invece, merita, e come, una considerazione ampia. È chiaro che l’affitto di un tale immobile presuppone un esborso considerevole, lo Stato prima di autorizzare una tale spesa ha scandagliato fra le sue proprietà eventuali immobili liberi? Senza fare alcun censimento me ne vengono in mente due: il plesso della Banca d’Italia e la struttura che fino a qualche anno fa ha ospitato l’Inpdap. Ma ci sarà anche dell’altro. E invece dal primo giugno lo Stato e quindi noi cittadini dovremo pagare un affitto salatissimo in più, mentre altre strutture vengono tenute chiuse da decenni. Però quando arriva la stangata, ad esempio bollette luce e gas, il buon Draghi ci fa sapere che non ci sono più soldi. Ma quante altre situazioni come quella ennese sono sparse in Italia? Quanto si potrebbe risparmiare se solo le amministrazioni dei vari enti pubblici dialogassero e si coordinassero tra loro? Ritengo che queste domande potrebbero essere oggetto di una interrogazione parlamentare della nostra deputazione considerato che qualche anno fa il senatore Trentacoste aveva ipotizzato di spostare l’Ufficio provinciale del lavoro nei locali ex Inpdap. Ma tale ufficio è regionale e l’ex Inpdap è invece statale, quindi vivono e operano su diversi pianeti. E allora puntiamo su situazioni che si concretizzano sullo stesso pianeta. Ad Enna la Regione paga affitti per numerose sue strutture, Ufficio e Ispettorato provinciale del lavoro, Motorizzazione per citarne alcuni ma tiene l’intero immobile dell’ex Ospedale Umberto I° di Enna alta da decenni in balia di topi e scarafaggi. Una struttura tanto vasta che potrebbe ospitare tutti gli Uffici regionali della città e offrire locali anche agli Uffici statali. Rispetto tale immobile circa un anno fa il presidente della Regione Nello Musumeci si presentò ad Enna per un sopralluogo; convenne che era uno spreco mantenere nell’abbandono la struttura e diede incarico all’Asp 4 di preparare un progetto esecutivo per la sua ristrutturazione. Pare che già in estate l’Azienda sanitaria abbia completato la progettazione ma da Palermo nessuna notizia per l’inizio dei lavori. Che le buone intenzioni siano già cadute nel dimenticatoio? L’ex nosocomio è abbandonato da anni e anni e probabilmente lo continuerà ad essere riproponendo una manfrina ben conosciuta nel tempo. Un’altra prova di questo mal vezzo,  abbandono degli immobili, è l’arcinota struttura dell’ex Ciss di Pergusa che non è mai stata utilizzata. Costruita negli anni ’60, recentemente è stata completamente ristrutturata e di nuovo, di fatto, abbandonata. Gran regalo per i vandali. Una struttura che se operativa in tempo di Covid-19 sarebbe stata utilissima e invece giace in un perenne sonno su un promontorio pergusino a testimonianza di una incapacità gestionale quasi assoluta. E che dire della centralissima scuola Paolo Arisio, dell’ex  Magistrale o di un’ampia ala dell’ex Savarese di Enna alta? Tutti soldi sprecati,  con Draghi e Musumeci che continuano a chiedere sacrifici per fare fronte alle spese che, vedi caso, riguardano anche l’affitto di immobili per Uffici. 

Una domanda alla nostra deputazione nazionale e regionale. Voi che ne pensate?

Paolo Di Marco        

Mostra altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
error: Contenuto Protetto!
Close
Close