Attualità

Alla casa di Giufà la forza di una comunità educante. Gli ottimi successi del centro di aggregazione per minori

Una comunità che si risveglia e riscopre il piacere del lavoro di rete e del farsi forza a vicenda. E’ questo quello che sta succedendo alla Casa di Giufà di Enna Bassa anche grazie alla presenza dei bambini che frequentano il centro di aggregazione. Intorno a questa struttura tutta un’intera comunità si sta organizzando e sta mettendo a disposizione le proprie competenze. Dalla zin Mariangela Vetri che una volta alla settimana organizza lezioni di zumba per i bambini, ai giovani ragazzi Andrea Monica, Giuseppe e Flavio Vita che stanno organizzando lezioni di scacchi. La dottoressa Giulia Monica laureata in lingue ha organizzato per i bambini laboratori di inglese mentre le educatrici insieme alle animatrici e alla nuova referente Paola Giarritto stanno mettendo in cantiere una serie di progetti per ridare vita ad una comunità spenta a causa del covid. Negli ultimi giorni è iniziato anche un laboratorio di cucito grazie alla collaborazione di una mamma, Maria Rita Milano, esperta nel settore.

La casa di Giufà sta tornando ad essere il punto nevralgico del territorio di Enna Bassa. Una location che potrebbe accogliere diversi progetti e aprirsi in rete al territorio carente al momento di luoghi di aggregazione. Gli assessori comunali alla solidarietà sociale e alla pubblica istruzione rispettivamente Giampiero Cortese e Rosalinda Campanile  non hanno fatto mancare il loro sostegno e la loro presenza in questi mesi di attività del centro dimostrando il loro apprezzamento verso le attività proposte.

Il sogno è quello di realizzare una comunità educante partendo da ciò che già si ha. Lavorare per mettere in rete tutte le varie realtà del territorio a sostegno dei giovani. Oggi viviamo un momento storico difficile. L’emergenza covid ha generato una vera emergenza educativa. Bambini e giovani sono stati privati delle relazioni. Chiusi a casa e davanti al pc hanno perso il piacere del dialogo e del confronto.  Su questo occorre sicuramente intervenire ma per farlo lavorare insieme è la scelta migliore ognuno per le sue competenze.

Il  centro di aggregazione per minori è stato il punto di riferimento per tanti bambini durante questo difficile anno. Le attività, infatti, sono iniziate lo scorso anno e durante il periodo invernale oltre ai laboratori di musica, creatività, arte, teatro, gli animatori sono stati anche un valido aiuto e sostegno per i bambini in difficoltà con i compiti scolastici. Il progetto nato grazie ai fondi del Piano di Zona è affidato alla cooperativa Asmida che lo gestisce.

Occorre, dunque, guardare al futuro e radunare attorno a un tavolo tutti gli attori preposti al fine di promuovere una cultura del cambiamento.

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