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CONCERTO DI NATALE ALL’OSPEDALE UMBERTO I

Organizzato dagli alunni dell'istituto comprensivo Neglia -Savarese in collaborazione con l'ospedale pediatrico

Abbattere i muri della diffidenza e dell’indifferenza all’insegna di una solidarietà reale e concreta nello spirito cristiano che caratterizza il Natale. E’ questo l’obiettivo che l’istituto comprensivo Paolo Neglia vuole realizzare con il concerto di Natale che si terrà lunedì pomeriggio nell’aula convegni dell’ospedale Umberto I. Un omaggio da parte dei bambini della scuola rivolto ai bambini dell’ospedale. “La malattia è un incidente di percorso che può capitare a tutti – dichiara la dirigente Marinella Adamo-. Ci si augura che sia un momento passeggero. Il nostro vuole essere un augurio di pronta guarigione per questi bambini. Credo sia doveroso, soprattutto in un territorio come quello di Sant’Anna che è molto disgregato urbanisticamente- prosegue la dirigente-, incontrarci per condividere dei momenti di confronto ma anche di gioia. Il Natale si presta per tutto questo, ma anche la musica alimenta in noi sentimenti di positività. Mi è sembrata l’occasione giusta”. L’evento è stato organizzato anche grazie ai volontari che prestano servizio nel reparto. “Sono stata molto fortunata ad incontrare la dottoressa Millauro- dichiara la dirigente Adamo-. È una persona che crede molto nel suo lavoro e lo affronta con una logica di servizio. Con lei sono certa che porteremo avanti altre iniziative”.  Il progetto è stato, inoltre, appoggiato e condiviso dalla direzione sanitaria dell’ospedale nella persona del dottore Cassarà. “La cosa che maggiormente ci ha sorpreso- continua la dirigente- è che questo progetto che partiva un po’ in sordina, ha avuto, invece, una risonanza notevole. Tanto che il direttore sanitario, dottore Iudica, che si insedia proprio lunedi mattina sarà nostro ospite insieme al vicario generale del vescovo padre Nino Rivoli. Questa iniziativa – prosegue Adamo- rientra in una politica scolastica di apertura al territorio per riqualificare le azioni educative e di azioni sociali proprio su Enna Bassa. Sono tante le associazioni di volontariato che lavorano in questa parte della città ma non in rete e la scuola vuole fungere proprio da polo”.

Marinella Barbagallo

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