Per il Presidente dell’ex Provincia di Enna, “Piero Capizzi ” Inaccettabili i tagli alla viabilità. Una scure contro i territori”

I sei Presidenti dei Liberi Consorzi Comunali della Sicilia e Anci Sicilia sul piede di guerra contro gli inaccettabili tagli imposti dal Governo nazionale alle Province italiane. Le conseguenze di tale decisione sortiranno un effetto devastante per la Sicilia. La Legge di Bilancio e il Decreto Milleproroghe riducono drasticamente i fondi destinati alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali. Da una prima stima solo per il biennio 2025-2026, i tagli ammontano a oltre 34 milioni di euro, con una riduzione pari al 70% , mentre arriva a 58 milioni in meno nel quadriennio 2025-2028, pari al 48% delle risorse complessive. Si tratta di fondi già programmati, con cantieri in fase di progettazione o prossimi all’apertura, ora improvvisamente bloccati. La Sicilia, che già vive una condizione strutturale di carenza infrastrutturale, viene così ulteriormente penalizzata. La rete viaria secondaria, vitale per il collegamento tra le comunità dell’interno e le città costiere, rischia un collasso progressivo. ” Abbiamo ereditato- ha dichiarato il Presidente della ex Provincia di Enna, Piero Capizzi- una situazione disastrosa soprattutto per quanto riguarda la viabilità, fortemente penalizzata in questi anni di commissariamento anche per le note difficoltà finanziarie di questi Enti a causa del prelievo forzoso che ne ha condizionato la programmazione e gli interventi. I territori hanno necessità di infrastrutture viarie senza le quali non ci può essere sviluppo”. Come già denunciato da UPI, i tagli ammontano a 1,7 miliardi di euro su scala nazionale e interessano oltre 120.000 chilometri di strade. L’Assemblea nazionale dei Presidenti delle Province, a cui hanno partecipato i neo presidenti dei Liberi consorzi siciliani, riunita nei giorni scorsi a Roma, ha dato mandato a UPI di chiedere con forza l’apertura immediata di un tavolo di crisi al Ministero delle Infrastrutture per il reintegro delle risorse già tagliate. ANCI Sicilia e i Presidenti dei Liberi Consorzi siciliani condividono la linea espressa da UPI e chiedono con forza al Governo nazionale di rivedere immediatamente le proprie scelte. “In caso contrario. dichiarano- saremo costretti a denunciare pubblicamente e in ogni sede istituzionale la gravissima situazione in cui vengono lasciati i nostri territori”.