“Imbalsamare”: poesia, amicizia e giovani talenti al centro della serata all’Al Kenisa

Una serata intensa, densa di pensieri, arte e amicizia quella dedicata alla presentazione del libro “Imbalsamare. Campionario di versi mai nati” di Francesco Rossitto, svoltasi ieri presso lo spazio culturale Al Kenisa.
L’incontro, organizzato dall’associazione Il corno francese blu, in collaborazione con l’Associazione Dante Alighieri di Enna e l’Associazione Ex Alunni del Liceo Classico “Napoleone Colajanni”, ha rappresentato uno di quei momenti in cui la cultura si intreccia naturalmente alla vita e la poesia diventa occasione di dialogo e condivisione autentica.
A dialogare con l’autore, il prof. Giovanni Chiaramonte, Samuele Fontanazza e Davide Ruggero, che con sensibilità e profondità hanno accompagnato il pubblico in un percorso di scoperta del libro, ma anche del mondo interiore che lo ha generato.
Imbalsamare è un’opera di formazione e di ricerca identitaria, un attraversamento poetico del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, dove ogni verso è una ferita e un tentativo di rinascita. Rossitto, con voce lucida e appassionata, ha raccontato la genesi della sua raccolta, la difficoltà di crescere, il coraggio di scegliere e di lasciare andare.
“Libertà è partecipazione”, ha ricordato l’autore, citando Giorgio Gaber. “Scrivere queste poesie è stato un modo per accettare la vita nella sua contraddizione: l’inevitabile perdita di alcune possibilità, ma anche la nascita di una nuova consapevolezza.”
Un elemento particolarmente significativo è la scelta dell’autopubblicazione: Rossitto ha infatti curato personalmente ogni fase del processo editoriale, dall’impaginazione alla grafica di copertina, scegliendo di dare forma autonoma alla propria voce poetica. Un gesto di libertà e coraggio creativo che riflette perfettamente lo spirito del libro: l’urgenza di esprimersi senza mediazioni, mantenendo intatta la sincerità della parola.
La presentazione è stata arricchita da momenti artistici che hanno amplificato l’atmosfera poetica della serata.
Le illustrazioni e le letture del giovane talento Nicolò Gagliardi, studente del liceo classico, hanno accompagnato visivamente le parole di Rossitto, offrendo un contrappunto estetico delicato e visionario.
Le performance musicali di Salvatore Mastrosimone hanno invece creato una cornice sonora di rara intensità, fondendo armonia e introspezione.
Ciò che più ha colpito del dialogo tra i presenti è stata la profonda verità umana che lo ha animato. Le parole di Fontanazza e Ruggero, compagni e amici di lunga data dell’autore, hanno trasformato la presentazione in una celebrazione sincera dell’amicizia come spazio di crescita e confronto. Non una semplice introduzione letteraria, ma un atto di affetto intellettuale e di riconoscenza reciproca.
Il prof. Giovanni Chiaramonte, figura da sempre vicina ai giovani, ha offerto un intervento di rara sensibilità, ricordando quanto sia essenziale credere nelle nuove generazioni, nel loro linguaggio e nella loro capacità di rinnovare la cultura. Le sue parole – limpide, generose, intrise di quella attenzione autentica che da anni lo contraddistingue – hanno restituito con forza il valore di un’eredità viva, capace di attraversare le generazioni e di rinnovarsi nello sguardo di chi ascolta e accoglie. Un messaggio condiviso anche dai membri dell’associazione Il corno francese blu, nata a Ragusa e oggi presente anche a Catania ed Enna, che si distingue per la promozione di progetti artistici e culturali capaci di unire le diverse espressioni creative.
La serata all’Al Kenisa non è stata solo la presentazione di un libro, ma la testimonianza di un modo diverso di vivere la poesia: come gesto comunitario, come sguardo condiviso sul mondo, come responsabilità generazionale.
Nei volti dei ragazzi che hanno letto, suonato e disegnato, si è percepita quella vicinanza autentica alla cultura che dà speranza: la consapevolezza che la poesia non è un lusso per pochi, ma un linguaggio per comprendere sè stessi e gli altri.
In un tempo in cui l’indifferenza sembra dominare, Imbalsamare e la sua presentazione ci ricordano che la bellezza esiste ancora, nei libri, nella musica, nelle mani dei giovani che scelgono di non restare spettatori, ma protagonisti del proprio destino.
Manuela Acqua



