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Domenica delle Palme ad Enna

 Con la celebrazione della domenica della Palme iniziano domenica i riti della Settimana Santa Ennese. Una lunga giornata che inizia alle 9,00 quando la confraternita dello Spirito Santo, in processione muove dalla propria Chiesa di S, Bartolomeo per recarsi presso la Chiesa di S. Leonardo sede della confraternita della SS, Passione. Alle 10,00 dal caratteristico santuario di Papardura ha inizio la processione che rievoca l’entrata di Gesù in Gerusalemme.  I confrati della Passione in veste di Gesù, degli apostoli, dei soldati romani e del popolo, risalgono la strada che porta alla Chiesa di San Sebastiano.

Radunati nella piazzetta davanti la Chiesa, centinaia di fedeli, con in mano ramoscelli d’ulivo, e le rappresentanze delle quindici Confraternite aspettano Gesù che arriva in groppa ad un asinello. Dopo un momento di preghiera il sacerdote benedice i fedeli e i ramoscelli d’ulivo. Al termine la processione raggiunge la Chiesa di S. Leonardo dove sull’altare maggiore è esposto il simulacro dell’Ecce Homo che nel pomeriggio sarà portato in processione.

Alle 16,00, dalla chiesa di Montesalvo, il Collegio dei Rettori apre ufficialmente le processioni per le ore di adorazione al Santissimo. I consigli di amministrazione delle quindici congreghe con i Rettori si recano, con le insegne distintive di ogni confraternita, in Duomo per l’adorazione del SS. Sacramento.
Il Collegio è preceduto dal labaro, che rappresenta le quindici confraternite.

Il privilegio di portare il labaro nelle funzioni comunitarie viene assegnato annualmente ad una confraternita secondo l’ordine processionale. Il Collegio dei Rettori fu istituito nel 1714 per decreto dei viceré di Sicilia, conte Annibale Maffei, e venne chiamato Consiglio Economico delle Corporazioni Religiose. Fu soppresso nel 1783 dal viceré Domenico Caracciolo, il quale era preoccupato per l’eccessiva ingerenza del Collegio negli affari pubblici. Il Collegio dei Rettori fu ricostituito il 26 giugno 1944 con lo scopo di tutelare gli interessi comuni delle confraternite, di organizzare la Settimana Santa e di promuovere eventi religiosi in genere.

Alle 17,00 giunge in Duomo, dalla chiesa di S. Giovanni, la Confraternita del Rosario, fondata nel 1785. Questa confraternita ha un passato abbastanza travagliato, in essa rivive l’antica Compagnia dei Bianchi, istituita come organo del Sant’Uffizio spagnolo nel 1542. Qui, a Enna, Compagnia dei Bianchi era chiamata anche quella del SS. Sacramento perché portava la stessa divisa. La mantelletta è di colore avorio con bordo nero.

Alle 17.30 la confraternita SS Crocifisso di Pergusa parte per l’ora dalla Chiesa delle Anime Sante. Quest’anno eccezionalmente da li per via dei lavori che ci sono in questo momento. Il rettore Scillia ha messo a disposizione la chiesa per i confrati del SS. Crocifisso di Pergusa. Ma la confraternita ormai da otto anni esce per la sua ora di adorazione dalla chiesa del Carmine e non più da San Leonardo.  La Confraternita del SS. Crocifisso di Pergusa, fu fondata nel 1973 dai “Lacari”, figli di coloro che diedero origine all’ antica festa “do’ Signuruzzu du lacu”, spinti dal desiderio di partecipare ai riti della Settimana Santa Ennese, di continuare a tramandare la tradizione dell’ antica festa con la suggestiva traversata del Crocifisso sulle acque del lago e la loro benedizione.

Alle 18,00 dalla Chiesa di San Leonardo muove la S.S Passione, che porta in processione il simulacro dell’Ecce Homo. La Confraternita della Passione fu fondata il 7 febbraio del 1660 e registrata con atto notarile presso il notaio Sebastiano Nicolosi. Questa Confraternita ha il privilegio di aprire la processione del Venerdì Santo, di portare in processione i sacri misteri, ed il baldacchino che accompagna la Spina Santa. La mantellina dei confrati è di colore rosso scarlatto.

l vestiario riproduce in ogni particolare quello che viene usato dalle «confradias» spagnole. I confrati, indossano un camice con un vistoso colletto, mentre le maniche si presentano svasate e con orli gialli. Su di esso uno scapolare rosso che è lungo quanto il camice, una fascia blu con le risvolte a frange pendenti dal lato sinistro, un artistico crocifisso di bronzo che pende al collo da un cordoncino bianco. Questa è l’unica confraternita che non usa mantelletta e che, al posto del tradizionale cappuccio a visiera in stoffa, utilizza quello rigido a punta e in panno.

Chiude la lunga giornata dei riti alle 19,00, la Confraternita del S.S Salvatore. La più antica delle quindici confraternite, la sua fondazione risale intorno al 1200 per opera dei frati Brasiliani. Questa congrega ha il privilegio di portare in processione il Venerdì Santo l’urna con il Cristo morto. Mentre domenica di Pasqua e domenica in Albis i confrati del SS. Salvatore portano in processione il Cristo risorto che incontra la Madonna. La mantelletta è di color giallo, con la croce di malta sul petto.

Massimo Colajanni

 

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