Il grande teatro classico torna a Morgantina: 3 spettacoli del 4 al 6 luglio, mentre il 17 luglio aprira’ le porte la Villa Romana del Casale con Ugo Pagliai

Il grande teatro classico torna a Morgantina, grazie alla sinergia con il Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, diretto dal Dott. Carmelo Nicotra e con il Comune di Aidone, presieduto dal Sindaco, Prof.ssa Annamaria Raccuglia, coadiuvato in questo progetto dal Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Prof.ssa Alessandra Mirabella che ha voluto fortemente questa collaborazione. E ritorna dopo nove anni la Produzione Michele Di Dio Management- Ass.Cult.DIDE- Amenanos Festival: venerdì 4 e domenica 6 luglio, rispettivamente con Le Baccanti di Euripide e Medea di Seneca (ore 20 – costo ingresso € 16,00 biglietto singolo – 12 per studenti, € 22,00 doppio spettacolo compresa prevendita), entrambe dirette da Daniele Salvo e un cast d’eccezione, mentre il 17 luglio sarà la volta de Volusiano nella Villa Romana del Casale di Piazza Armerina ( € 31,00 promozione per i tre spettacoli), dove andrà in scena sempre alle ore 20 il reading con Ugo Pagliai, Melania Giglio e Daniele Salvo. Dal libro del Prof. Vittorio Malfa Amarante, i tre grandi artisti ripercorreranno attraverso il libro la vita del nobile romano ‘creato’ dal Prof. Malfa durante la permanenza nella sua dimora, ossia la Villa Romana del Casale. “La Rassegna del Teatro Classico a Morgantina – dichiara il deputato regionale On. Luisa Lantieri – rappresenta un esempio virtuoso di come la cultura possa essere volano di crescita per il nostro territorio. Restituire voce a Morgantina attraverso il linguaggio universale del teatro classico significa non solo valorizzare il nostro patrimonio, ma anche offrire ai cittadini e ai visitatori un’occasione di bellezza, riflessione e identità. Questo evento dimostra che investire in cultura è investire nel futuro della nostra comunità”. Le date di Morgantina, per la Produzione di Michele Di Dio, sono molto importanti, “perché sono come un ritorno a casa dopo nove anni e il successo della prima versione di Dionysus Le Baccanti che ritorna in questo 2025 con un nuovo straordinario cast”. Le Baccanti sono un progetto teatrale entusiasmante che pone particolare attenzione alla dimensione rituale, simbolica e drammatica del Teatro. Il coro delle Baccanti è centrale nella rappresentazione. E’ un coro misterico, esoterico, travolgente, di grande impatto visivo. Il mistero e la potenza del culto dionisiaco si dispiega nelle voci e negli stati emotivi di tutte le attrici, che devono apparire quasi in trance. Movimenti coreografici, maschere e gestualità sottolineano il contrasto tra razionalità, istinto e possessione: questo è uno scontro catastrofico tra un dio e un uomo. Dopo Morgantina, andrà in scena ad Agrigento e successivamente nell’ International Festival of Ancient Greek Drama di Cipro, dove aprirà la 28a edizione del prestigioso festival internazionale.
La Medea di Seneca invece è una figura tragica profondamente legata a forze primordiali, un’entità che si trova al confine tra umano e divino, che sfugge alle categorie morali e tradizionali.
Sabato 5 luglio alle ore 21, invece, sempre nel Teatro Antico di Morgantina, andrà in scena in ‘prima assoluta’ il monologo teatrale Gli occhi di Omero scritto e diretto dall’attrice francese Fanny Gilles, che ne ha composto anche le musiche originali, e dall’autore e regista Francesco Zarzana. Una riflessione tra passato e presente per condividere la tesi, dibattuta agli inizi del ‘900, che l’Odissea fosse stata scritta da una donna. “ La rassegna di teatro classico a Morgantina – dichiara il Sindaco di Aidone – è un appuntamento che ci rende orgogliosi come comunità”, aggiunge l’Assessore alla Cultura “ l’evento rappresenta un ponte tra il nostro passato millenario e il presente, un’occasione per accrescere la centralità di Morgantina come luogo vivo di cultura, dialogo e formazione. Il Comune di Aidone ha fortemente voluto questa ulteriore serata che sarà a ingresso gratuito per rafforzare le sinergie in campo e indagare, con il linguaggio del teatro, aspetti e vicende che possano fornire spunti di riflessione e lo faremo anche con un tocco internazionale”. Fanny Gilles infatti, grande attrice francese, da sola in scena, reciterà in italiano (le sue origini sono siciliane da parte della nonna materna) impersonando le grandi figure femminili dell’Odissea quali Nausicaa, la maga Circe, Calipso, Scilla e le Sirene, Penelope, tutte donne che raccontano a vario titolo la condizione delle donne nelle guerre, che rendono questi personaggi molto attuali. La pièce sarà rappresentata in Francia nel prossimo inverno.
Ecco le schede degli spettacoli:
Le Baccanti di Euripide
CAST:
Dioniso: Daniele Salvo
Penteo: Michele Lisi
Agave: Melania Giglio
Cadmo: Alfonso Veneroso
Tiresia / I° messaggero/ Guardia: Simone Ciampi
II° messaggero: Silvia Pietta
Coro: Elena Aimone, Cinzia Cordella, Maria Chiara Centorami, Marcella Favilla,
Carlotta Mangione, Silvia Pietta, Odette Piscitelli, Elisa Zucchetti
Consulenza scene: Fabiana Di Marco
Realizzazione scene: Laboratorio Amenanos e con il contributo del Liceo Artistico“M.M. Lazzaro” di Catania
Costumi: Daniele Gelsi
Musiche: Marco Podda
Fonico: Angelo Zizza per la Sicilia – Francesco Arizzi per Cipro
Datore Luci: Vincenzo Edoardo Miserandino
Aiuto Regia: Matteo Fiori
Regia: Daniele Salvo
Produzione: Michele Di Dio Mangament – Associazione Culturale DIDE- Amenanos Festival
La rappresentazione classica mira ad un lavoro sul suono estremo, perturbante, utilizzando suoni privatissimi, poco utilizzati nel quotidiano ed altamente significanti, suoni di false corde, falsetti estremi, timbrati, sgranati e vocalità ipercinetiche non usuali. Il testo di Euripide è radicato nel corpo degli attori, che ne ricreano i meccanismi emotivi senza sovrapporre elementi stilistici o artificiosi.
Le Baccanti, reduci dal grande successo ottenuto, nel mese di maggio, all’Amenanos Festival al Teatro Greco Romano di Catania, Produzione Associazione Culturale DIDE e Michele Di Dio Management Srl andranno in scena nel mese di luglio a Morgantina ad Agrigento e all’ International Festival of Ancient Greek Drama di Cipro, aprendo la 28 Edizione del prestigioso festival internazionale.
Medea di Seneca, regia di Daniele Salvo
CAST
Medea Melania Giglio
Giasone Michele Lisi
Creonte Alfonso Veneroso
Nutrice Marcella Favilla
Coro Simone Ciampi, Silvia Pietta, Cinzia Cordella, Salvo Lupo
Ideazione Scene Fabiana Di Marco
Realizzazione scene: Laboratorio Amenanos
Luci Vincenzo Miserandino
Fonico: Angelo Zizza
Costumi Daniele Gelsi
Aiuto regia Matteo Fiori
Regia Daniele Salvo
Produzione: Michele Di Dio Management- Ass. Cult.DIDE- Amenanos Festival
Medea è una figura tragica profondamente legata a forze primordiali, un’entità che si trova al confine tra umano e divino, che sfugge alle categorie morali tradizionali. Il personaggio di Medea è mosso da forze potenti come la vendetta, l’amore violento e il dolore devastante. Non è solo una donna ferita, ma una personificazione di forze ancestrali e distruttive. La sua furia si scaglia contro il mondo, contro la giustizia degli uomini e degli dèi, in un urlo disperato contro la sua stessa esistenza. Nel teatro di Seneca la parola è strumento di potere e violenza. Il linguaggio diviene fisico e viene utilizzato per evocare immagini potenti e visioni terribili, dando alla messa in scena un carattere fortemente evocativo. Le parole di Medea risuonano come incantesimi e maledizioni, amplificando il senso di minaccia e di ineluttabilità del suo destino. La violenza in “Medea” non è semplicemente un atto umano ma ha una dimensione rituale e sacra. Il sacrificio dei figli, il gesto più estremo che Medea compie, è presentato come un rito oscuro, che trascende il crimine comune per entrare in una sfera più elevata e terribile. È un sacrificio che sfida gli dèi e la natura stessa, trasformando Medea in una sorta di figura sacerdotale, distruttrice e creatrice allo stesso tempo. Medea, ricordiamo, non è solo una figura tragica, ma una forza femminile archetipica. Rappresenta l’aspetto più oscuro e primordiale della femminilità, capace di generare vita e di distruggerla.
Volusiano
Reading con Ugo Pagliai, Melania Giglio e Daniele Salvo. Dal libro del Prof. Vittorio Malfa Amarante, i tre grandi artisti ripercorreranno attraverso il libro la vita del nobile romano ‘creato’ dal Prof. Malfa durante la permanenza nella sua dimora, ossia la Villa Romana del Casale.
Gli occhi di Omero
Scritto e diretto da Fanny Gilles e Francesco Zarzana
con Fanny Gilles
Un monologo che vuole farsi interprete di una disputa accademica che sosteneva che Omero fosse una donna. Per l’esattezza, la prima poetessa greca a cantare, per un mondo al maschile, le gesta eroiche del sesso a lei opposto. E lo fece inserendo nella sua narrazione una prospettiva tutta femminile che traspare nell’impianto generale dell’Odissea e nei ruoli delle dee e delle donne dell’Iliade. E allora il teatro, nella sua accezione onirica, può immaginare quanto fosse vera questa tesi e raccontare, per bocca di una donna che tutti i giorni di siede accanto a un anziano cieco nei gradini d’ingresso della sua dimora, e gli racconta di Nausicaa, Circe, Calypso, la Dea Atena, le Sirene, Scilla, Euriclea, Penelope. E queste stesse donne appaiono in scena e si raccontano, ognuna con il suo dramma, con i propri dubbi e le proprie incertezze.