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Identità e paesaggi: fotografia e cinema Queer al Garage Arts Platform di Enna

Giovedì 29 maggio doppio appuntamento al Garage Arts Platform (via Leonardo da Vinci 2, Enna Bassa, ingresso libero con tessera 24-25).

Alle 18:30 il fotografo, curatore e docente Massimo Siragusa presenta il suo nuovo libro IL PAESAGGIO SIAMO NOI (Postcart Edizioni 2025).

Alle 20:30 intervengono l’artista e docente Alessandro Aiello e la sessuologa ed attivista Tiziana Portera per presentare il loro progetto ultracorpi & canecapovolto, con la proiezione di due nuovi corti che propongono un approccio cinematografico non convenzionale alle tematiche LGBTQIA+, a due giorni dall’Enna Pride 2025. Il garage invita tutt* a partecipare e dialogare con Ultracorpi e canecapovolto, in particolar modo le persone e associazioni che hanno organizzato la prima storica e organizzano la seconda edizione del Pride a Enna.

Siragusa mette in pausa la macchina fotografica e si affida alle parole, intrecciando libri di fotografia e opere letterarie in una riflessione sul legame profondo tra luoghi e identità. Il paesaggio, qui, è molto più di uno sfondo: è uno specchio, un corpo vivo che racconta chi siamo, le nostre abitudini, aspirazioni e contraddizioni. Il paesaggio parla di noi. In ogni dettaglio, anche il più insignificante, si riflette il nostro modo di abitare, costruire e immaginare il mondo.

Il libro è un invito ad accostarsi ai luoghi con un atteggiamento di curiosità e ascolto, a osservare ciò che ci circonda con più attenzione e consapevolezza, riscoprendo nella materia del quotidiano la possibilità non solo di riconoscerci, ma di imparare a lasciarci sorprendere da ciò che un istante qualunque può improvvisamente rivelare. È un libro che si legge come un racconto e si attraversa come un paesaggio: stratificato, sorprendente, vivo e denso di significati. È un invito a vedere ciò che ci circonda. E, nel farlo, riconoscerci.

Massimo Siragusa è docente allo IED di Roma e all’Accademia Abadir di Catania. Alla professione di fotografo ha affiancato, da vari anni, l’attività di curatore ed è direttore artistico del Ragusa Foto Festival. Ha collaborato con numerose istituzioni pubbliche e fondazioni private e le sue fotografie si trovano nelle collezioni permanenti dei Musei Vaticani, della Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, del Mart di Rovereto e del Museo di Roma in Trastevere. Ha vinto 4 World Press Photo Award, 3 Sony Award e ha pubblicato 16 libri tra cui Teatro d’Italia, Il Cretto Grande e Roma. Vive tra Roma e Catania.

Canecapovolto e ultracorpi proiettano i corti “Diavoli Incarnati” sul primo Pride ad Enna e “No Body No Place” [18+] per la rivendicazione dei corpi liberi. A seguire musica con The Ox*: Eletronic Body Music. “Diavoli incarnati” nasce il 1° di giugno 2024, data del primo Pride a Enna, lasciando che le parole delle interviste (a volte niente affatto benevole) si sovrapponessero ai volti del corteo in festa. “Sono dei diavoli incarnati”: così una signora ha commentato il Pride, regalando un titolo perfetto. Il connubio tra voci e immagini fa emergere le contraddizioni di una realtà culturale – quella siciliana – ancora sospesa tra la rivoluzione queer e il retaggio omotransfobico.
“No Body No Place” parla del bosco, uno dei luoghi preferiti del Cinema: un bosco che può desiderare, rapire e poi divorare chi vi si era avventurato. Canecapovolto e ultracorpi decidono di rovesciare questa visione fabulo/romantica, raccontando la storia di corpi nudi, liberi e naïf, che scoprono di appartenere intimamente alla boschività. Incontrando oggetti enigmatici, compiono uno psicodrammatico viaggio verso un unico corpo collettivo. NO BODY NO PLACE ribadisce la necessità di una narrazione non-lineare delle identità LGBTQIA+.

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