Politica

Enna, verso le amministrative 2026, tra dubbi e responsabilità: la coalizione Dipietro apre la fase della verità

Nella serata del 3 dicembre 2025 si è svolta una riunione cruciale di tutta la coalizione che sostiene l’amministrazione Dipietro con l’obiettivo di avviare una riflessione strutturata sul percorso politico compiuto e sulle prospettive in vista delle elezioni amministrative di maggio 2026.

Il Sindaco ha scelto di non partecipare all’incontro. Le discussioni sono state vive, talvolta accese, ma sempre animate da un senso di responsabilità verso la città. È emersa con chiarezza la necessità di aprire una fase di trasparenza, capace di restituire ai cittadini, che negli anni hanno sostenuto il progetto, un quadro sincero sulle reali condizioni della coalizione.

Nel corso della riunione, i partecipanti hanno offerto riflessioni che, pur diverse, hanno contribuito a delineare il quadro generale. Biagio Scillia ha ricordato come, dopo un decennio di collaborazione, sia “naturale interrogarsi sulla direzione futura”, sottolineando l’utilità del confronto e la necessità di “lucidità per capire se ci sono ancora basi solide per proseguire insieme”.

Anche Rosalinda Campanile ha richiamato l’attenzione sulla pluralità delle posizioni emerse, osservando che non deve spaventare la presenza di sensibilità differenti, perché “confrontarsi in modo franco è un segno di vitalità politica”. Un punto condiviso anche da Dante Ferrari, che ha invitato a non rimanere ancorati ai risultati del passato, ricordando come “tutte le strade debbano restare aperte”, anche quelle che prevedono un rapporto rinnovato con la città.

Rosario Vasapollo ha posto l’accento su una valutazione priva di automatismi, affermando che il compito della coalizione è capire “cosa sia davvero utile per la città”, mentre Rosario Paolo Gloria ha insistito sull’importanza di recuperare un dialogo interno credibile, perché “le differenze non devono essere un ostacolo, ma un’occasione per migliorarci”.

In chiusura, Maria Nicosia ha richiamato i presenti al dovere di chiarezza, sottolineando che “chi ha dato fiducia si aspetta trasparenza” e che qualsiasi scelta dovrà essere “motivata e orientata al bene comune”.

La riunione del 3 dicembre si configura così non come un punto di arrivo, ma come l’avvio di una fase decisiva: quella in cui la coalizione dovrà verificare se possiede ancora la compattezza per proseguire unita o se, al contrario, sarà necessario immaginare percorsi nuovi. Le prossime settimane saranno il banco di prova di questa maturità politica e determineranno il futuro del progetto amministrativo avviato dieci anni fa.

Manuela Acqua

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