Enna, Torre di Federico, bagno in condizioni igieniche inaccettabili: uno schiaffo ai cittadini e ai turisti

Da oltre due mesi, numerose segnalazioni denunciano lo stato igienico scandaloso del bagno situato presso la Torre di Federico. Eppure, ad oggi, nulla è cambiato. Nulla è stato fatto. E la situazione, documentata da immagini inequivocabili, è semplicemente inaccettabile
La Torre di Federico non è soltanto uno dei simboli storici e architettonici più rappresentativi della città di Enna: è anche un luogo di aggregazione, vissuto da cittadini di ogni età, dalle famiglie agli anziani, dai turisti alle scolaresche. È un punto di riferimento affettivo e culturale per gli ennesi, che lo abitano con continuità e affetto. Ed è proprio per questo che lo stato attuale dei servizi igienici costituisce una ferita aperta nel cuore stesso della nostra città.
Il bagno pubblico della Torre versa in condizioni igieniche gravissime, documentate da fotografie eloquenti: il water appare annerito, incrostato, inutilizzabile. Uno scenario inaccettabile in qualsiasi contesto pubblico, tanto più in un sito di alto valore storico e simbolico.
Tutto questo non rappresenta solo un problema sanitario o gestionale. È, soprattutto, una questione di rispetto.
Rispetto verso i cittadini che, ogni giorno, frequentano l’area con la legittima aspettativa di trovare servizi minimi garantiti.
Rispetto verso i visitatori, spesso provenienti da fuori città o dall’estero, che si trovano ad affrontare una realtà che contrasta drammaticamente con la bellezza e la storia del luogo.
Rispetto verso il patrimonio culturale che ci appartiene e che dovrebbe essere custodito con cura e responsabilità.
L’assenza di interventi risolutivi dopo settimane di segnalazioni non può più essere tollerata né giustificata. È indispensabile un’azione immediata per ripristinare condizioni igieniche adeguate.
Non si può chiedere a cittadini e turisti di tollerare una tale incuria. Non si può ignorare chi da settimane, educatamente, chiede solo una cosa semplice: un bagno pulito. Non è un capriccio, non è una pretesa eccessiva. È un minimo, un dovere dell’amministrazione e di chi gestisce il sito in questione.
Come può una città che si vanta del proprio patrimonio storico-artistico presentare ai visitatori un tale biglietto da visita? Come può un luogo così amato dagli ennesi essere abbandonato in questo modo?
È tempo di risposte concrete, e soprattutto è tempo di rispetto. Rispetto per chi ogni giorno vive Enna. Rispetto per chi sceglie di visitarla. Rispetto per un luogo che dovrebbe essere un fiore all’occhiello, non una vergogna.