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Enna, Legambiente: fine anno, bilanci e previsioni

Sinceramente avevamo avuto qualche dubbio nel pubblicare queste brevi riflessioni: il clima ennese è veramente di “curtigliu addumato”. Le polemiche che impazzano, le accuse reciproche, certi silenzi, certi riposizionamenti fanno presagire una stagione ancora più infuocata da qui alla data delle elezioni amministrative.

Poi una cosa ci ha convinto: Legambiente è sempre stata ed ha sempre saputo stare al di sopra del momento, guardando dritto al cuore dei problemi.

Allora, com’è andata Enna in questo 2025? Com’è andata riguardo il suo ambiente?

Partiamo da un dato oggettivo: nella classifica nazionale elaborata proprio da noi, Ecosistema Urbano, Enna è al 63° posto sui 106 capoluoghi di provincia italiani. In Sicilia è seconda, dietro una vicinissima Ragusa che si piazza come 58° capoluogo.

La minima distanza si legge ancora di più in termini percentuali: Ragusa ha il 54,40% ed Enna il 52,07%.

Le altre? Abbastanza dietro. Infatti Trapani ci insegue con il 50,88% ed un 67° posto; Messina è 85°, Agrigento 86°, Siracusa 88°, Caltanissetta 97°, Catania 100° e Palermo tristemente 101°.

Enna ha perso alcuni posti rispetto all’anno precedente, ma questo è dovuto al diverso valore dato ad alcuni parametri, ad esempio quello della raccolta differenziata che, oramai, tendiamo a considerare non più una gestione di avanguardia da premiare ma una normalità che, però, alcuni non sono ancora riusciti a raggiungere.

Come viene formulata la classifica?

I parametri che determinano la classifica delle performance ambientali dei Comuni di Ecosistema Urbano 2025 di Legambiente, basate su dati comunali relativi in modo prevalente all’anno 2024, sono quest’anno 19 (erano 20 nella passata edizione) e prevedono l’assegnazione di un punteggio massimo teorico di 100 punti, costruito caso per caso sulla base di obiettivi di sostenibilità.

I punteggi assegnati per ciascun indicatore identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale. Come sempre nel nostro studio, gli indicatori selezionati per la graduatoria complessiva dei 106 capoluoghi esaminati nel report coprono sei componenti ambientali presenti in città: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.

Enna dista dalla prima, Trento, 27,71 punti.

Enna risalta tra le primissime in tre parametri: due legati alla qualità dell’aria (NO₂ e PM2.5) ed uno alla produzione dei rifiuti: ne produciamo “solamente” 407 kg pro capite l’anno.

Scende invece tra le peggiori per quanto riguarda il consumo idrico domestico, che rimane eccessivo con 291 litri al giorno pro capite, e nell’uso efficiente del suolo.

Nella raccolta differenziata il nostro capoluogo si piazza tranquillamente nel gruppone delle efficienti, non solo per quantità ma anche per qualità. Un plauso, quindi, non solo ai gestori del sistema ma anche ai cittadini che fanno e credono nella raccolta. Il risultato, peraltro, c’è stato ed è divenuto tangibile nella riduzione del peso tariffario pro capite.

Enna perde punti per la mancanza di ZTL, per il mancato censimento degli alberi, per l’eccessivo numero di auto ogni 100 abitanti (ben 73).

Allora che dobbiamo riprometterci di fare?

Sicuramente gestire meglio il suolo: non è possibile continuare a consumarlo nonostante il trend di velocissimo decremento e invecchiamento della popolazione. Enna subisce ancora il fascino della bolla immobiliare causata dalla nascita e dallo sviluppo dell’Università, con decine e decine di appartamenti trasformati in residenze per gli studenti.

Ottima risposta, momento di economia certo, ma adesso serve guardare al centro storico, ridotto veramente male, sul quale l’iniziativa privata ha mancato di dimostrare interesse alcuno anche in presenza di importanti politiche di agevolazione.

Va ulteriormente rafforzata l’ottima scelta delle navette che hanno finalmente dimostrato, all’ennesima prova, quanto il mezzo pubblico sia in grado di sollevarci dall’inutile traffico automobilistico e dalla impossibile ricerca del posto auto.

Va ultimato il censimento del verde, al quale l’amministrazione sta lavorando, insieme al nuovo regolamento cittadino, anche questo in divenire, nella speranza della riapertura della Villa Pisciotto e dell’inizio dei lavori del Parco Urbano.

Vanno intraprese politiche forti di de-impermeabilizzazione delle superfici con l’inserimento di aiuole cattura-acqua e di alberature consone al contesto urbano. Lo abbiamo proposto per il Piazzale di Pergusa e per il parcheggio del Pisciotto, ma il recentissimo crollo del muro della piazza del cimitero è proprio legato alla gestione dei flussi delle acque meteoriche ed anche lì il nuovo intervento dovrebbe procedere verso la de-impermeabilizzazione.

Vanno realizzate le strade d’infanzia davanti le scuole. Lo avevano chiesto le scuole stesse nel carnet di desideri che venne presentato in occasione della candidatura a Capitale della Cultura.

Vanno trovate strade da destinare alla pedonalizzazione completa: se non si può pensare – ma noi siamo speranzosi – alla chiusura dell’intera Via Roma, che almeno si proceda per acquisizioni.

Va ripensata la gestione del suolo pubblico per il suo uso ai fini turistici e commerciali, così come bisogna seriamente guardare alle pendici della città alta, anche immaginando una modalità di intervento nelle tantissime e frazionatissime aree private.

Poi alcune cose puntuali. Ad esempio a Pergusa va pianificato un intervento che delocalizzi il distributore di benzina, riacquisendo lo slargo del Viale dei Miti all’uso pubblico, anche in previsione dell’aumento della presenza universitaria.

Vanno completate le rotonde in quei punti nevralgici che oggi sono luogo di ripetuti incidenti anche gravi. Va abbassata la velocità a 30 km/h su tutto il territorio urbano.

Va risolta in qualche modo, e con l’attivazione di un tavolo comune tra città, Provincia, ANAS e Ferrovie, l’odierna servitù di Enna Bassa ai momenti di chiusura della A19.

Va ulteriormente rafforzata la ciclabilità, anche su questo senza se e senza ma.

Insomma, una bella sacca di regalini per questa prossima Befana. Cose delle quali parlare, sulle quali confrontarsi e delle quali chiedere a chiunque si candidi a governare la città nel prossimo futuro, a nostro avviso, per portare Enna tra le prime 10 d’Italia.

Si può fare!

Buon fine 2025 e felicissimo inizio del 2026… senza botti, please!

Il Circolo Legambiente Erei

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