Enna: il ritorno della Madonna Addolorata, un abbraccio di fede e amore

Ieri sera la comunità di Enna ha vissuto un momento di profonda emozione e devozione con il rientro a casa del simulacro di Maria Santissima Addolorata. Dopo aver preso parte al Giubileo delle Confraternite a Roma, la Madre Celeste è tornata ad abbracciare il suo popolo, accolta come un vero e proprio fiume di fede e affetto.
In Piazza Municipio, migliaia di fedeli si sono raccolti intorno all’immagine tanto amata della Madonna, con cuori pieni di gioia e quella dolce malinconia che solo la sua presenza sa risvegliare. La processione, guidata dai confrati che hanno portato in spalla il piccolo fercolo, ha percorso con passo lento e rispettoso via Roma e via Mercato Sant’Antonio, come un dolce pellegrinaggio che rinnova un legame antico e indissolubile.
Accanto al Fercolo, il sindaco Dipietro, le autorità cittadine e soprattutto la comunità si sono uniti alla musica sacra della banda cittadina e del Coro Passio Hennensis, che hanno accompagnato il cammino con melodie capaci di toccare il cuore, echeggiando persino nelle vie di Roma e confermando così la forza spirituale e culturale di questo legame.
Al termine della solenne benedizione, la Madonna Addolorata è stata riportata nella sua amata Chiesa, il luogo dove il suo sguardo materno continua a vegliare su ogni fedele, portando conforto, speranza e amore.
Per gli Ennesi, il ritorno della Madonna Addolorata è molto più di un semplice evento religioso: è una carezza dolce e rassicurante all’anima, un momento in cui si riaccende una comunione profonda e sincera con qualcosa di più grande e intimo. Questo legame va oltre la tradizione e il rito, nascendo da un sentimento autentico di appartenenza e amore che solo Maria Santissima Addolorata sa suscitare nel cuore di chi la invoca.
Amare la Madonna, per molti fedeli, significa trovare in lei una madre dolce e presente, un rifugio sicuro nelle difficoltà della vita, un conforto che parla direttamente al cuore, senza bisogno di mediazioni. Questo amore profondo e personale spesso si distingue dalla venerazione che si può avere per gli uomini di Chiesa: pur rappresentando la comunità religiosa, non sempre incarnano quel senso di intimità e vicinanza spirituale che la figura della Madonna riesce a evocare.
In altre parole, gli Ennesi possono nutrire una devozione intensa e incondizionata verso Maria Santissima Addolorata, riconoscendola come vera guida e protezione, anche quando il rapporto con alcuni rappresentanti ecclesiastici può essere più complesso o distante. Questa distinzione sottolinea come la fede viva soprattutto nella relazione personale e nell’esperienza diretta di conforto e amore, più che nelle strutture o nelle persone.
Manuela Acqua