Enna, Ex Provincia. Il Presidente Piero Capizzi ai sindacati. “La mia porta sarà sempre aperta”

Stamattina il primo incontro con i rappresentanti sindacali e le nuove RSU elette lo scorso mese di aprile
“Vi farò lavorare poco solo perché vi anticiperò nelle azioni”. Ha così esordito il presidente della ex Provincia di Enna, Piero Capizzi nel primo incontro avuto questa mattina con le rappresentanze sindacali, erano presenti i 4 segretari provinciali della Funzione Pubblica e degli Enti Locali, Cgil, Cisl, Uil, Csa e Cisal, e i nuovi eletti RSU. “Incontrare i sindacati era nella scaletta delle mie priorità già dai primi giorni del mio insediamento perchè ritengo sia di fondamentale importanza avviare da subito un confronto franco, leale e aperto per affrontare le questioni nella massima trasparenza. Abbiamo un obiettivo comune quello di fare funzionale al meglio la macchina amministrativa”. Approccio questo apprezzato dai sindacati che si sono detti disponibili alla collaborazione e al dialogo sulle questioni che riguardano l’organizzazione dell’ente e il personale tutto. Unanime riconoscimento per la notizia annunciata dal Presidente in conferenza stampa di aumentare le ore a 34 al personale stabilizzato a tempo parziale a partire dal mese di giugno e fino al 31 dicembre 2025. ” Abbiamo appreso con meraviglia – hanno detto a turno i segretari provinciali- dell’aumento delle ore. Non possiamo che salutare positivamente la decisione dell’Amministrazione, soluzione che appariva difficile da realizzare. Occorre concentrare l’attenzione e l’azione politico sindacale per riuscire a storicizzare la spesa e risolvere definitivamente la questione”. Tante le sollecitazioni dei sindacati relativamente a diverse questioni, dagli istituti contrattuali, all’organizzazione del lavoro, ad alcune specifiche esigenze del personale tecnico stradale per le quali il Presidente si è dichiarato disponibile ad affrontarle direttamente. “La mia porta sarà sempre aperta – ha detto Capizzi rivolgendosi ai rappresentanti sindacali- assieme dobbiamo trovare di volta in volta le soluzioni nel rispetto della legge. Prediligeremo la via trasparente, le altre le lasciamo a chi si nasconde nell’anonimato. Qui tutti dobbiamo metterci la faccia perchè vogliamo far crescere questo Ente, vogliamo che i lavoratori siano motivati, gratificati ed apprezzati. Se solo riuscissimo a lasciare questo Ente anche solo un poco migliorato avremmo vinto la nostra sfida”.