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Enna Bassa celebra Sant’Anna: una festa tra fede, identità e speranza

Anche quest’anno la comunità di Enna Bassa si prepara con attesa e devozione alla festa di Sant’Anna, patrona titolare della parrocchia che da oltre sessant’anni anima la vita del quartiere. Non si tratta solo di una ricorrenza religiosa: è l’unica festa esterna che il territorio custodisce come espressione della propria identità collettiva. Una tradizione che unisce fede e cultura, memoria e appartenenza, generazioni e futuro.

La festa di Sant’Anna non è mai solo celebrazione liturgica: il suo valore antropologico si intreccia con quello spirituale, diventando occasione per leggere in profondità il legame tra la comunità e le sue radici. Quest’anno, la preparazione alla festa si lascia ispirare dal tema proposto da Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani: “Beato chi non ha perduto la speranza”, un motto che guarda all’anno giubilare come orizzonte di fiducia e rinnovamento.

Sant’Anna, donna del silenzio e della fede operosa, viene così contemplata come colei che ha contribuito in modo decisivo all’opera della salvezza, educando Maria a diventare umile serva del Signore. Il suo esempio illumina il valore educativo dei nonni e degli anziani, veri custodi della memoria e della fede. I festeggiamenti culmineranno il 26 luglio, giorno liturgico dedicato a Sant’Anna:

alle 7:00 i tradizionali 26 colpi a cannone 

alle 9:00 del mattino, la celebrazione della prima Eucaristia aprirà la giornata;

alle 18:00, la solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta alla presenza delle autorità civili e militari, del collegio rettiri e di tutta la comunità dei fedeli;

alle 19:00, la processione attraverserà le vie tradizionali di Enna Bassa, portando tra la gente la statua della Santa insieme al fercolo da poco restaurati. A concludere, lo spettacolo pirotecnico. 

Don Giuseppe Fausciana, parroco da un decennio, dichiara: “in questi dieci anni ho potuto constatare l’amore profondo che questo popolo nutre per Sant’Anna. Ho voluto insistere, soprattutto in questi ultimi tempi, sulla funzione educativa della Santa nei confronti di Maria: è anche per questo che viene invocata come protettrice delle madri in attesa e dei loro figli. Sant’Anna è per noi una matriarca, una guida silenziosa e sicura nel cammino della vita e della fede”.

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