
Mercoledì 28 maggio alle 21 arriva in garage lo spettacolo musicale “pakkyōne” di Valerio Mirone in collaborazione con la violinista Eloisa Manera. Si tratta di uno concerto per voce (throat singing), guzheng (cetra cinese), oggetti elettroacustici, violino e maschere del teatro Noh. Ingresso 7 euro (5 ridotto studenti) con tessera garage 24-25, in via Leonardo da Vinci 2, Enna Bassa. Per prenotazioni contattare: garage.enna@gmail.com, 340 96 55 369 (Claudio), 366 87 25 778 (Mario).
Pakkyōne è un pupazzo dagli indumenti sdruciti, confezionato con spille da balia e stracci rinvenuti in una piccola masseria abbandonata. Non parla ma si esprime in una sorta di moto-linguaggio che articola grafemi sonori e scatti di testa. Le sue corde vocali, cucite insieme da un filo di spago e foglie di menta intrise nella resina, raschiano il vento e carezzano l’aria calda e fibrosa. Da un albero cavo ha ricavato una cetra, anch’essa bucata, e assemblato aggeggi vibranti battendo pietra, rame e piombo fuso.
Costruito senza volto e privo di occhi, talvolta prende a prestito mascheroni di varie fogge per osservare il mondo ed evitare di inciampare.
Pakkyōne è un’opera di Valerio Mirone, musicista e studioso di throat singing, di canto armonico ed esperto di lingua giapponese, cantante e polistrumentista palermitano. Grazie alla versatilità del guzheng esprime, con perfetta sintonia, l’aspetto più mistico e tradizionale dell’oriente unito a sperimentazioni musicali di stampo elettronico. Il guzheng è uno strumento musicale tradizionale cinese del II sec. a.C. Questo tipo di cetra veniva originariamente utilizzata nelle orchestre che suonavano alla corte imperiale, mentre risale solo al XIX secolo il suo ampio sviluppo solistico.
La violinista italo-spagnola Eloisa Manera, è attiva in una vasta gamma di ambienti musicali ed espande costantemente i suoi talenti in un’ampia varietà di stili che fanno parte di contesti artistici sia tradizionali che sperimentali. La fioritura del suo spirito creativo è il risultato diretto della sua ricerca nell’improvvisazione e nella composizione.
Fra gli altri la troviamo in dischi al fianco di Giovanni Sollima, Mario Brunello e Paolo Fresu. Oltre a 50 collaborazioni discografiche, si segnalano alcuni album da leader: “Duende” (2023) e “Rondine” (2014) in violino solo ed elettronica prodotti dall’etichetta Almendra Music di Palermo ed ”Invisible Cities”, lavoro per Ensemble ispirato a Italo Calvino (AutRecords 2016). Con il duo elettroacustico Phase Duo: ‘S/T’ (AutRecords – Berlino 2019) e ‘Generative Glimpse’ (Chant Records – New York – 2022). Attualmente è docente di Violino Jazz al Conservatorio di Milano.