Speciale Settimana Santa

Successo di pubblico per l’installazione dell’artista Paolo Previti

Un successo di pubblico per un'opera veramente particolare

Si è chiusa stasera l’installazione dell’artista ennese Paolo Previti che si è svolta alla Galleria Civica di Enna. Un’opera molto particolare e insolita. Enna non ne aveva ancora viste di così particolari durante la settimana Santa. Un percorso così intrigante da sentire l’esigenza di rifarlo più volte per apprezzarne ulteriormente la bellezza e i particolari.

Il progetto ha visto la realizzazione di installazioni immersive poste all’interno di un percorso predefinito nel quale si accedeva da un portale raffigurante un confrate.

Appena entrati, all’ingresso, il visitatore veniva catapultato in una ricostruzione sensoriale dell’atmosfera della settimana Santa. Il visitatore veniva travolto dalla nebbia e dal vento, che simboleggiano gli ostacoli e le difficoltà che si possono presentare nella vita di fede e in tale percorso, segnato dalle intemperie, il confrate continua con forza e determinazione il suo cammino cristiano.

 

 

La seconda installazione, dove veniva rappresentato l’Orto del Getsemani, aveva l’obiettivo di portare il visitatore ad accettare la Passione.

 

 

 

 

Nella terza installazione il visitatore incontrava la Croce, simbolo del Cristianesimo.

 

 

Nell’ultima parte il visitatore entrava all’interno del Santo Sepolcro per poi uscire abbagliato dalla Luce simbolo della Risurrezione.

Dopo questo percorso immersivo si accedeva ad uno spazio espositivo dove era collocata una mostra fotografica e una proiezione dei momenti più emozionanti dei riti della settimana Santa.

“Ringrazio i miei collaboratori – dichiara Paolo Previti -. Un ringraziamento a chi mi ha prestato i costumi cinematografici: Raimondo Ruggieri art Company di Maria Francesca Tona e Gladius di Umberto Graglia. Un ringraziamento al collegio dei rettori per avermi dato la possibilità di esprimermi e di rappresentare i riti della settimana Santa entrando dentro l’anima dei confrati nel vivere la cristianità”.

(Le foto sono di Francesca Colajanni Photography)

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