Attualità

I misteri della TARI ennese

Comunicato stampa di Stefania Marino capogruppo del PD
Mentre si vuole dipingere un’immagine di Enna come la città arcobaleno dai bilanci perfetti vorrei un attimo soffermarmi su quale sia il costo, sulle spalle dei cittadini, della perfezione di questi bilanci. Dipenderà forse da un sovraccarico di tasse posto a carico della cittadinanza oppure è, come vuol farsi credere, merito delle straordinarie attitudini dell’amministrazione a far quadrare i conti?
Vorrei, nello specifico, soffermarmi sulla questione TARI ed inizierò con un po’ di esempi: Milano fa uno sconto sulla TARI pari al 60% per le attività commerciali rispetto ai periodi di chiusura causa lockdown, avvicinandoci a casa nostra, possiamo vedere come Catania applicherà uno sconto del 60% e ancora Piazza Armerina del 60%. Ed Enna? Enna applica uno sconto del 10% circa sul totale della bolletta. MA non è tutto: alcuni cittadini hanno ricevuto bollette doppie, altri, a causa di un cambio di residenza pagheranno la tassa rifiuti due volte in due residenze diverse, tutti (o quasi) si sono visti recapitare bollette già scadute da mesi, altri non l’hanno ancora ricevuta. Va sottolineato, inoltre, che tale agevolazione può essere richiesta, da parte del Comune, anche a carico di specifici fondi messi a disposizione dalle Regioni.
Vi chiederete, Sindaco e Giunta che ne pensano? La risposta è che non si sa, sembra esserci un alone di segretezza a riguardo, non sembra volersene parlare. I proprietari delle attività commerciali ennesi hanno dovuto, intanto, inoltrare una lettera al sindaco Dipietro che recita testualmente “vi chiediamo solo di lasciarci in vita e di farci sentire membri di una comunità che accoglie”. Insomma, non sembrano chiedere molto, forse stanno soltanto chiedendo che l’amministrazione adempia al proprio compito di assicurare parità di trattamento e di ottenere uno sconto più  consistente rispetto ad un servizio di cui, di fatto, non hanno usufruito. Va detto, inoltre, che se i bilanci sono tanto positivi come si dice non dovrebbe essere uno sforzo impossibile quello di, quantomeno, adeguarsi agli sconti degli altri comuni, giusto?
Nel frattempo navette gratuite continuano a solcare le nostre strade, vuote come treni fantasma, ma soprattutto finanziate, ancora una volta, da noi.
Sollecitiamo come PD nuovamente  un tavolo politico in merito ai ristori e a tutte le iniziative volte alla salvaguardia del settore produttivo, come già richiesto il 26 gennaio per mezzo stampa.
Il capo gruppo Stefania Marino
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