Catania, On. Longi: presentato rapporto sulle zoomafie

Lo scorso 24 luglio, presso la Prefettura di Catania, si è tenuta la presentazione della relazione
“Le zoomafie e le corse clandestine di cavalli: analisi, contrasto e proposte di intervento per
la tutela del benessere animale e della legalità”. Si tratta di un tema tanto delicato quanto
spesso sottovalutato, che affonda le radici in circuiti sommersi dove si intrecciano la
criminalità organizzata, lo sfruttamento sistematico degli animali e gravi e reiterate violazioni
della normativa vigente. La relazione, frutto di un lungo lavoro di indagine parlamentare,
porta alla luce una realtà complessa e inquietante che riguarda l’intero territorio nazionale,
ma che assume particolare rilevanza in alcuni contesti del Sud Italia. Le cosiddette
“zoomafie”, ovvero le organizzazioni criminali che si avvalgono dello sfruttamento animale
per fini illeciti, rappresentano una sfida concreta per la legalità, per la sicurezza pubblica e
per i diritti degli animali. Nel corso dell’incontro, è intervenuta l’onorevole Longi, in qualità
di relatrice di maggioranza, che ha dichiarato:
“È stato per me motivo di orgoglio poter illustrare questo importante filone d’inchiesta,
promosso dal gruppo di Fratelli d’Italia e a me particolarmente caro, assieme al presidente
della Commissione bicamerale d’inchiesta, on. Jacopo Morrone, e al senatore Rando.
Abbiamo presentato i risultati di quasi due anni di lavoro intenso, durante i quali sono stati
raccolti dati significativi, testimonianze, relazioni delle forze dell’ordine e approfondimenti di
esperti del settore. L’obiettivo principale è stato, sin dall’inizio, quello di fornire uno
strumento concreto e operativo alle istituzioni e agli attori coinvolti nella prevenzione e nel
contrasto di questi fenomeni criminali.” Nel documento vengono delineati con precisione i
meccanismi attraverso i quali le organizzazioni mafiose traggono profitto dalle corse
clandestine di cavalli, spesso accompagnate da episodi di violenza, maltrattamento estremo
degli animali, scommesse illegali e collusioni con circuiti deviati. La relazione non si limita
però a descrivere il fenomeno, ma propone una serie di misure concrete: dal potenziamento
dei controlli veterinari e sul territorio, alla creazione di banche dati condivise tra forze
dell’ordine e autorità sanitarie, fino all’introduzione di nuove fattispecie di reato e a un
inasprimento delle pene per chi maltratta o sfrutta gli animali a scopo illecito. “Rafforzare la
rete tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini – ha sottolineato ancora Longi – è una delle
priorità individuate per spezzare il legame perverso tra mafia e sfruttamento animale. Solo
attraverso una sinergia operativa e culturale possiamo restituire dignità agli animali vittime di
abuso e colpire duramente chi lucra sulla sofferenza. La lotta alla zoomafia è una battaglia di
civiltà che dobbiamo combattere con determinazione, trasparenza e responsabilità.” La
presentazione della relazione ha rappresentato un momento di confronto significativo, al
quale hanno partecipato anche rappresentanti delle forze dell’ordine, associazioni animaliste,
magistrati e amministratori locali, testimoniando l’interesse e l’urgenza di un’azione
condivisa. Si è ribadito come la tutela degli animali non sia solo una questione etica, ma
anche un tassello fondamentale nella difesa della legalità e del bene comune.