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Matematica innovativa al liceo Colajanni di Enna. Gli studenti di Scienze umane presentano i loro originali progetti all’università di Catania

Sono stati applauditi per le loro approfondite relazioni su studi originali e progetti creativi da loro realizzati in ambito matematico, filosofico, multimediale, attingendo a piene mani al coding, alla crittografia e agli algoritmi, davanti a una platea composta da altri studenti dei licei matematici della Sicilia orientale e da docenti dell’ateneo catanese.

Gli studenti del triennio a indirizzo liceo matematico del Liceo delle Scienze umane “Napoleone Colajanni” di Enna, accompagnati dai loro docenti, nei giorni scorsi sono stati protagonisti del convegno conclusivo delle attività di laboratorio dell’anno scolastico in corso, che si è tenuto in nell’aula magna del dipartimento di Matematica dell’università di Catania.

Nello specifico, i ragazzi della classe III A hanno presentato due relazioni. La prima è un accurato studio filosofico-matematico sulla Torre di Federico di Enna, monumento simbolo della città capoluogo più alta d’Italia, intitolata all’imperatore svevo. Prendendo spunto dal modulo di studio “Matematica e Filosofia” e da elementi di Storia dell’Arte, gli studenti hanno analizzato le proprietà matematiche della forma ottagonale arrivando al concetto dell’“irrazionale numero argenteo” utilizzando la frazione continua del matematico inglese John Pell. Con l’aiuto di slide, hanno discusso l’assetto astronomico, architettonico, pedagogico e matematico della Torre, riproducendola in un modellino di otto centimetri di altezza, realizzato con la stampante 3D in dotazione all’istituto.

Nella seconda relazione, gli studenti di III A hanno presentato un gioco multimediale battezzato Astroblock, ispirato ai videogames che giravano negli anni Ottanta sui vecchi pc Commodore. È una creazione ludica con palline e blocchetti colorati da spostare ed eliminare, realizzata grazie a un algoritmo sul linguaggio di programmazione Scratch.

I giovani cervelloni della classe IV A hanno lavorato invece come dei veri 007, presentando il progetto “Codifica giocando e decodifica se ci riesci”. Gli studenti hanno messo in pratica quanto studiato in Crittografia, partendo dai criptiche pergamene scambiate dai militari nel corso delle guerre tra Sparta e Atene, passando ai biglietti cifrati delle milizie di Cesare, fino alle griglie di Giulio Verne, imparando l’arte di nascondere e svelare i messaggi, attraverso il calcolo computazionale e l’analisi statistica. Gli studenti ennesi hanno così creato una macchina per decodificare frasi segrete utilizzando un altrettanto arcano strumento chiamato “impronta digitale delle lingue”.

I giovani della V A, prossimi al diploma, hanno invece prodotto e montato due brevi video: nel primo, “Sommiamo i numeri…”, hanno illustrato come addizionare facilmente tra loro i primi 2023 numeri (omaggio all’anno solare in corso) attraverso formule specifiche elaborate con studi economici e progressioni numeriche. Nel secondo video, dal titolo “La libreria di Totò”, hanno analizzato problemi di ottimizzazione calcolando il massimo profitto ricavato dalla vendita di alcuni libri custoditi in una libreria che appartiene realmente a una studentessa del liceo Colajanni, il tutto attraverso una ricerca operativa su Excel.

“Si tratta di studi che riassumono le attività svolte nei cinque anni del nostro liceo delle Scienze umane con indirizzo matematico – spiega Maria Silvia Messina, dirigente scolastica dell’istituto di studi superiori Colajanni di Enna – tra breve avremo i primi diplomati di questo nuovo percorso che ha molto affascinato i nostri studenti e che offre competenze all’avanguardia”.

È proprio grazie al liceo matematico, diffuso in 140 scuole superiori in tutta Italia, che i ragazzi si cimentano, infatti, in studi interdisciplinari che uniscono Matematica e Filosofia, e che affrontano materie come la Crittografia, il Calcolo computazionale, sperimentando l’utilizzo della stampante 3D e di altri specifici supporti informatici. Questo percorso si caratterizza inoltre per la costante collaborazione tra scuola e università, anche attraverso i Pcto, i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, ex alternanza scuola-lavoro, utili a orientare gli studenti dell’ultimo triennio al mondo del lavoro, al proseguimento degli studi e a sviluppare competenze trasversali.

Referente del progetto al liceo Colajanni è il docente Giuseppe Marino, affiancato nei laboratori dai colleghi Michele Comito, Ivan Estero, Giovanna Tumminelli: il team lavora in compresenza con gli insegnanti di Scienze umane Antonella Dottore, Annalisa Gallaro e Mariangela Savoca.

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