Varie

Acquaenna scopre il bonus sociale… nel 2025! E le istituzioni restano mute


Apprendiamo con viva sorpresa che Acquaenna comunica ufficialmente il pagamento di tutti gli aventi diritto al bonus sociale sulla bolletta per gli anni 2021 e 2022.

Meglio tardi che mai, verrebbe da dire e complimenti per la tempestività!

Diceva uno un tempo che a pensar male si fa peccato ma si indovina: non sarà che l’insistenza delle nostre azioni, sia mediatiche che legali, con l’inoltro di svariate richieste, tutte per conoscenza ad ARERA, avranno costretto la società, dopo immaginiamo opportuna tirata di orecchie da parte dell’Ente regolatore, a riconoscere il beneficio a chi ne aveva titolo?

E, di grazia, quanto si dovrà aspettare per avere gli anni successivi?

E’ necessario che ogni singolo cittadino avente diritto debba scrivere come tanti hanno fatto?

Non è forse l’I.N.P.S. a trasmettere prontamente gli elenchi dei soggetti aventi titolo a tutti i gestori, non solo Acquaenna ma anche agli altri gestori di energia e gas, che non incorrono in così gravi ritardi?

E soprattutto, visto che le somme del contributo vanno a carico di tutti gli altri cittadini con la voce “contributi di perequazione” della bolletta, come mai le somme vengono trattenute nel 2021 ed erogate nel 2025?

E, per favore, non tiriamo fuori il problema del mal funzionamento del software, perché sarebbe un’ammissione di colpevolezza circa la violazione, certa, di qualcuno dei punti previsti dalla convenzione per la gestione del servizio!

Potrebbe un Ospedale non fare le TAC perché lo strumento è in aggiornamento software? Per oltre un anno, forse due?

Siamo comunque soddisfatti, perché verifichiamo che le nostre azioni alla lunga danno dei frutti ed ancora continueremo a sostegno di ogni necessità dei cittadini, invitandoli a sostenerci ed iscriversi al Comitato.

Non ci soddisfa però, ancora una volta, l’assordante silenzio di ATI, Comuni e Libero Consorzio, silenti ad un nostro preciso invito, rivolto circa quindici giorni fa, sulla valutazione degli elementi d’accusa per presunta frode nelle pubbliche forniture, emersi nel quadro di un rinvio a giudizio di recente formulato dalla Procura di Enna a carico di tutta la governance della società e degli addetti al depuratore.

Accuse precise e circostanziate ma che evidentemente a chi rappresenta la cittadinanza non creano interesse.

Se ci siete, cari Sindaci, soli o associati negli organismi di vostra competenza, battete un colpo, altrimenti ditelo chiaro ai vostri concittadini che non c’è la volontà di sondare l’opportunità di una rescissione della convenzione, che si presume violata in atti processuali penali.

Il Comitato Senzacquaenna

Mostra altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
error: Contenuto Protetto!
Close
Close