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Aborto: Marino (PD), la prima donna a Palazzo Chigi cancella 50 anni di diritti

“Il primo governo guidato da una donna vuole cancellare 50 anni di conquiste e di diritti delle donne. Ci troviamo davanti a un atto gravissimo: si tenta di depotenziare una legge che ha l’unico obiettivo di tutelare la salute e la libertà. Non possiamo permettere che il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, sancito dalla Legge 194, non venga applicato”: è quanto dichiara Maria Stefania Marino, deputata del Partito Democratico, intervenendo dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale che prevede l’assunzione di personale non obiettore nelle strutture pubbliche.

“La norma approvata dall’Ars non impone nulla a nessuno, ma colma un vuoto inaccettabile: in troppi ospedali della nostra regione l’obiezione di coscienza supera l’80 per cento, e ciò impedisce alle donne di esercitare un diritto riconosciuto dalla legge. La nostra non è una battaglia ideologica, è una battaglia di civiltà. Il governo regionale ha il dovere di difendere la legge approvata dal Parlamento siciliano, che non discrimina nessuno ma garantisce ciò che è già previsto dallo Stato. Non possiamo arretrare. Dobbiamo resistere e far valere il principio secondo cui i diritti non si toccano”‘ conclude.

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